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"Abbiamo aspettato per sei mesi il Movimento 5 Stelle, finalmente sono arrivati. Bene il confronto, le regole si scrivono insieme. Se però l'obiettivo è rallentare le riforme il Pd andrà avanti per la sua strada". Così il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini a pochi giorni dal tavolo di confronto col M5S sulla legge elettorale.

Tra Nazareno, twitter e blog, democratici e pentastellati proseguono il botta e risposta. Grillo, sul web, ha detto stop agli incontri: "Ci dispiace ma non c'è più tempo. Al momento preferiamo la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti". I grillini si dicono pronti a votare la legge in Aula solo se includerà le preferenze. Su questo punto, il vicepresidente della Camera Luigi De Maio ha chiesto al Pd una risposta in tempi brevi.

Renzi stigmatizza il cambio di linea dei Cinque Stelle: "Non hanno fatto a tempo a sedersi al tavolo che subito è arrivata la sconfessione a mezzo blog". Poi continua: "Lavoriamo sodo per portare a casa il risultato. Cercheremo fino all'ultimo di tenerli dentro".

E a zittire chi parla di chiusura è ancora Di Maio: "Non mi sembra proprio, semmai abbiamo dato un'accelerata. Ci aspettiamo che le preferenze siano nella legge elettorale in Aula".