
La protesta è nata dopo che l\'azienda ha disdetto la contrattazione di secondo livello e inviato le prime cinque lettere di licenziamento su un totale di 40. Previsti tagli tra i 200 e i 300 euro mensili per 370 dipendenti.
Il prefetto Fiamma Spena ha notificato all'azienda la precettazione per garantire la continuità del servizio pubblico. In risposta, i lavoratori hanno inviato una delegazione in Prefettura per chiedere un incontro con la Spena, non ancora concesso.
Si andrà avanti ad oltranza finché i lavoratori non riceveranno garanzie sul futuro. I sindacati chiedono la riapertura del tavolo e la revoca dei provvedimenti annunciati dall\'azienda, ma anche un ritorno al piano di rientro presentato dai lavoratori che prevedeva risparmi per 2,2 milioni di euro e un finanziamento di 800mila euro da parte delle istituzioni, tra cui la Regione. Al momento l\'azienda perde fino a 300mila euro al mese.
IL COMMENTO
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