salute e medicina

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L'epidemia di Ebola in corso in Africa occidentale è una "emergenza di salute pubblica di livello internazionale". Lo ha deciso il comitato di emergenza istituito dall'Oms, che ha dato l'annuncio durante una conferenza stampa a Ginevra. Lo status prevede misure aggiuntive di contenimento. L'epidemia, ha aggiunto Margaret Chan, segretario generale dell'Oms, è ''la peggiore che si sia avuta in almeno 40 anni''. ''Ci sono le condizioni per dichiarare l'epidemia un'emergenza di salute pubblica internazionale - ha spiegato il segretario generale dell'Oms -. Uno sforzo coordinato a livello internazionale è indispensabile per fermare la diffusione del virus''.


Ebola ''non è una malattia misteriosa, si può fermare''. Lo ha affermato Keiji Fukuda, vicesegretario dell'Oms, durante la conferenza stampa del Comitato di emergenza istituito per far fronte all'epidemia in corso. ''Abbiamo preparato raccomandazioni sia per gli stati affetti che per quelli che ancora non lo sono - ha spiegato -. La prima è che tutti i paesi in cui c'è trasmissione del virus dichiarino lo stato di emergenza nazionale''.


Non sono necessarie restrizioni internazionali ai viaggi per evitare i contagi da Ebola, ma i paesi dove l'epidemia è presente devono fare test a tutti i passeggeri di porti e aeroporti in uscita. Lo affermano le raccomandazioni dell'Oms illustrate oggi in una conferenza stampa. ''Tutti i paesi - ha spiegato Keiji Fukuda, vicesegretario generale - devono essere pronti ad accogliere potenziali casi''. Le compagnie aeree non dovrebbero interrompere i voli per i paesi colpiti da Ebola. Lo ha ribadito Margaret Chan secondo cui le misure di prevenzione sono sufficienti a garantire la sicurezza di passeggeri ed equipaggi. ''Abbiamo invitato i governi dei paesi colpiti a spiegare alle compagnie quali sono le misure messe in atto. Se le precauzioni che consigliamo sono seguite alla lettera il rischio è veramente minimo. Interrompere i voli rischia di mettere in ginocchio le economie di quei paesi'',