
“Ci sono poche soluzione, i coltivatori insistono per avere interventi specifici – spiega Ivano Moscamora, presidente di Cia – Studi evidenziano come la propagazione del fungo avvenga attraverso la sua forte persistenza all’interno del seme”.
Per questo la Regione Liguria scende in campo al ministero della Sanità, per l’utilizzo di fitofarmaci capace di contrastare la diffusione della peronospora. Lo ha detto l’assessore alle politiche agricole, Giovanni Barbagallo. “Il fungo – dcie- è presente nelle nostre coltivazioni dal 2013 e ormai resiste ai farmaci approvati lo scorso anno”. In Liguria sono un centinaio i coltivatori di basilico e che ogni anno producono un valore di sei milioni di euro e sale a 15 con l’indotto. Per questo chiedono misure preventive piuttosto che curative per risanare la semenza.
IL COMMENTO
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