
La regione adriatica può contare, ad esempio, su 4 direttori generali mentre in Liguria ben 9 risultano a libro paga. Un rapporto che peggiora ulteriormente sul fronte dei dirigenti: "le Marche ne hanno 53, uno ogni 26 dipendenti; la Liguria, invece, la bellezza di 88 (di cui undici a libro paga del consiglio e 76 stipendiati dalla giunta, essendo le due gestioni rigorosamente distinte)". Manager che in Liguria si sono dimostrati comunque tutti meritevoli di un incentivo. Meritati o no, infatti i premi sono stati assegnati a tutti con cifre (nella maggioranza dei casi in doppia cifra) che oscillano dai quasi 20mila euro assegnati a Paolo Sinisi (Ambiente Trasporti e Affari regionali, retribuzione annua lorda di 127mila euro) a poco più di mille euro per Pietro Bellina (Lavori pubblici e Manutenzioni, retribuzione annua lorda di oltre 188mila euro).
Mentre la Regione distribuisce premi a pioggia per i suoi dirigenti e direttori generali si scopre che dal primo settembre lo stesso Ente taglierà gli aiuti alle famiglie dei disabili. "Sarà una tragedia per circa mille famiglie, perchè il tetto di reddito massimo per godere degli aiuti passerà da 40mila a 12mila euro all'anno", spiega Roberto Ratto, del comitato "presidio 18 giugno". "Si parla di anziani, ma anche di giovani con la sindrome di Down " prosegue Ratto, che punta il dito contro la Regione, ma anche contro le associazioni che finora hanno portato avanti le trattative: "Sono scese a compromessi, ma non ci stiamo più e per questo vogliamo organizzarci per dare voce ai famigliari dei disabili liguri".
IL COMMENTO
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