L'INTERVENTO / Renzi predica bene, Burlando e Paita razzolano male

Le frasi di Renzi di questi giorni ci fanno domandare se si rende conto che quanto afferma fotografa il modo di lavorare dei suoi adepti liguri Burlando e Paita, che operano da sempre proprio sulle assunzioni pubbliche, premi ai dirigenti, nomine di nuovi dirigenti, esempi come Acam gestita proprio dalla Paita. La frase del premier che più condividiamo totalmente e' la seguente: "....E ha contrapposto l'Italia che produce e lavora a quella considerata parassitaria da sempre MA UTILE COME MASSA DI MANOVRA POLITICA".

E' proprio su questo assunto che noi di Liguria Civica vogliamo un cambiamento radicale della gestione della Regione Liguria, per tagliare di netto il cordone ombelicale del pensieroburlandiano che si vuole trasferire in modo surrettizio alla candidata Paita che ha già dato ampie dimostrazioni di come ragiona sin dai tempi della gestione Acam di Spezia, il pozzo senza fondo voluto dalla sinistra di tutta quella provincia che ha riempito la società a dismisura di personale fatto di amici, parenti e amici degli amici solo a fini clientelari. Ed oggi risulta essere il più grosso buco nero delle public utility italiane, con costi anche per la Regione Liguria, che ha addirittura acquistato immobili da Acam solo per tenerla in piedi,senza considerare il tentativo di rifilarla a Hera o Iren.

Anche la Regione deve fare una cura dimagrante forte visto che i suoi dati sono tra i peggiori del Paese, ma questa azione possono condurla solo soggetti nuovi ed esterni alla corrente e al pensiero burlandiano, all'attuale giunta e all’attuale consiglio, quello delle spese pazze che si vorrebbero magari riciclare!
Dalle controllate come il carrozzone Datasiel, il peggio del sistema delle controllate dellaRegione, alla finanziaria diventata immobiliare Filse, che non dovrebbe certo avere questo ruolo, alla pessima gestione del servizio dei trasporti, all'utilizzo delle controllate per distribuire posti a fini elettorali, alle leggi ad istitutionem, alle cessioni di immobili tra controllanti e controllate per coprire buchi di bilancio.

Ciò che bisogna capire è che da lì, dalla Regione, passa il futuro di tutti noi liguri. Di destra,di sinistra, di centro, che vanno a votare o che ne hanno la nausea e non ci vanno più. Per questo iniziamo a sostenere che le primarie del centrosinistra, che poi sono del Pd, non sono un fatto di quella coalizione o di quel partito, ma che riguardano tutti noi liguri che teniamo a cambiare il futuro della nostra regione.

Renzi ci dovrebbe pensare: non può condannare certi metodi di potere e poi dare una sponda a coloro che praticano quei metodi solo perché sono, o si autodefiniscono, i suoi riferimenti regionali, come avviene in Liguria. Non può avere come suoi rappresentanti sul territorio persone che mistificano la realtà, che nei fatti non credono in nulla di quello che lui dice, salvo usarlo strumentalmente per portare avanti un cambiamento che invece non cambia un bel nulla e costituisce la piena continuità di quel sistema di potere che il premier condanna! L'ho detto anche in Aula, al Senato, e lo ribadisco: al di là della annuncite o meno di Renzi, che verificheremo nei prossimi mesi, io esprimo i miei dubbi su chi ha autorizzato certi personaggi a indossare il suo marchio renziano per rimanere a galla.

La Liguria ha tanta spending review da fare, a partire dal suo sistema burocratico-dirigenziale e dal raddoppio dei costi tra consiglio e giunta voluto proprio da Burlando, o dalle società controllate, meglio "incontrollate"!
Noi diciamo basta a questo sistema di potere. Non è un problema che sia il Pd ad andare avanti nel governare la Regione, come probabilmente stabilirà il risultato elettorale delle prossime regionali, ma dev’essere una politica rinnovata e diversa da quella che ha gestito l'ente sino ad oggi. In questo senso, il Pd ha una responsabilità enorme a partire proprio dalle primarie, che sono di fatto le primarie che riguardano tutti i liguri, perché da li uscirà il nuovo presidente della Regione.