
Gli investigatori ritengono che la pista più accreditata sia quella della ritorsione nei confronti dell'ingegnere che abita al primo piano della villa e che è stato solo danneggiato parzialmente a causa di un errore nel lancio delle bombe incendiarie. Nelle settimane scorse al professionista avevano tentato di bruciare la porta dello studio nella centrale via XX Settembre.
In queste ore, gli inquirenti stanno interrogando numerose persone legate alla famiglia del notaio e della dottoressa che hanno subito i maggiori danni. I due, alcune settimane fa avevano licenziato una domestica di origini romene. I reati ipotizzati sono quelli di danneggiamento e incendio doloso.
IL COMMENTO
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