cronaca

Il comandante della Capitaneria a Primocanale
2 minuti e 39 secondi di lettura
Un normale avvicendamento, dopo aver assolto il proprio compito. Un cambio di ruolo per consentire ad altri di fare le sue stesse esperienze e, a lui, di aspirare ad un avanzamento di carriera. L'Ammiraglio Vincenzo Melone, comandante della Capitaneria di porto di Genova, non ha dubbi sulla lettura che deve essere data alla vicenda del comandante Gregorio De Falco.

Eppure 'l'eroe della Concordia'  non l'aveva mandate a dire, dopo aver appreso di esser destinato, a partire dalla fine del mese, all'Ufficio Studi della Direzione marittima di Livorno, dove fino ad ora era caposervizio operazioni. Decisione che ha già portato ad un'interrogazione da parte del Pd, mentre Fdi, Fi e la Lega parlano di scelta "vergognosa" e "inaccettabile". E il suo 'rammarico' l'ha ribadito anche oggi, dopo aver letto i giornali: ""Le interrogazioni parlamentari che mi sostengono sono per me inaspettate ma vanno nella giusta direzione di fare chiarezza su questa vicenda - dice - Quello che mi è capitato mi amareggia ed è l'ultimo tassello di un percorso che parte da lontano e che riguarda tutta la sezione operativa che dopo la notte della Concordia è stata tenuta costantemente ai margini di qualunque ricorrenza o celebrazione". In questo momento, prosegue, "sto valutando tutto, compreso abbandonare le stellette anche se per me sarebbe un fallimento di vita. Del resto, a 50 anni non capisco perché si toglie un ufficiale con la mia esperienza dai ruoli operativi per destinarlo a un altro incarico. Era così necessario per una figura come la mia un ulteriore iter formativo?".

L'Ammiraglio Melone spiega ai microfoni di Primocanale: "Non ci dobbiamo dimenticare che noi siamo militari e in quanto militari siamo soggetti a spostamenti. Io nella mia carriera ho cambiato 15 basi. Tra l'altro, non credo che farò il comandante di Genova a vita. Farò il capitano di Genova per il periodo previsto, dopodiché dovrà subentrare un altro collega. La stessa cosa riguarda il comandante De Falco. Il comandante De Falco occupa una posizione di comando, essendo capo servizio operazioni. Una posizione che è legata al suo grado, cioè capitano di fregata. Una posizione che lui occupa da diversi anni e che ora deve lasciare. Anche ai più giovani che devono svolgere il periodo di comando perché se non svolgono quel periodo di comando non possono andare in valutazione. E' un normale alternarsi negli incarichi. Riguarda tutte le forze armate".

Dunque "tanto rumore per nulla" sostiene l'Ammiraglio Melone, anche se in molti non la pensano così. Il primo è proprio il procuratore di Grosseto Francesco Verusio, il capo della procura che sta indagando sul disastro provocato da Schettino e che oggi ha espresso la sua solidarietà a De Falco. "Sono sconcertato - dice - Credo che tutto il paese, comprese le alte gerarchie militari, debbano molto a Gregorio De Falco. E' un ufficiale che non si merita questo trattamento. Questo è un paese che non si aggiusterà mai. Permette a Francesco Schettino di andare al mare, alle feste e a tenere lezioni universitarie e rimuove un ufficiale come De Falco".