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Contestati 20mila euro di rimborsi con fatture false
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La consigliera regionale ligure Roberta Gasco, 38 anni, Forza Italia, nuora di Clemente Mastella, è stata indagata dalla Procura di Genova con l'accusa di falso e peculato per le "spese pazze" dell'Assemblea legislativa ligure. Secondo il pm Massimo Terrile, con l'uso di fatture false si sarebbe fatta rimborsare circa 20mila euro complessivi per spese che ha dichiarato di avere sostenuto per attività politiche.

I fatti si riferiscono alla precedente legislatura (2005-2010) sulla quale oltre alla Procura ha aperto una indagine anche la Corte dei Conti. La Gasco, che è nata politicamente con l'Udeur fondato da Clemente Mastella, è la tredicesima indagata in Consiglio regionale per rimborsi di spese che secondo l'accusa non dovevano essere chiesti in quanto relative ad attività non legate alla politica.

SPESE PAZZE - L’inchiesta sulle ‘spese pazze’ ha travolto negli scorsi mesi i vertici dell’Idv, a partire da Gorgio De Lucchi, ex tesoriere del gruppo consiliare. Gli altri indagati eccellenti dell’Idv sono stati Nicolò Scialfa - l’ex capogruppo ha anche trascorso un periodo di custodia cautelare fino allo scorso 13 luglio - e i consiglieri Maruska Piredda, Marylin Fusco e Stefano Quaini. A questi, deve essere aggiunto Giovanni Paladini, marito della Fusco ed ex deputato dell’Italia dei Valori. I pm Piacenti e Franz hanno contestato un totale di 130 mila euro di spese non giustificabili, avvenute nel periodo 2010 – 2012. Tra queste, l’acquisto di slip, di cibo per gatti e per l’utilizzo di lavanderie. I consiglieri Fusco e Piredda hanno presentato le proprie dimissioni lo scorso 25 giugno, mentre l’8 luglio sono arrivate quelle di Nicolò Scialfa.