Lo sfogo dei due giornalisti è arrivato tramite un comunicato stampa rivolto direttamente ai lettori: “Abbiamo trascorso con voi sette lunghi anni, ma adesso siamo qui ad annunciare di essere stati licenziati dall’editore per non aver accettato il ricatto consistente nel rinunciare al proprio contratto di lavoro, in regola e a tempo indeterminato”.
Nulla di nuovo in un settore come quello dell’editoria, dilaniato da una crisi che sembra non finire mai, il tutto mentre l’alto prelato ha preferito glissare a chi chiedeva maggiori informazioni sui licenziamenti, preferendo rispondere con un secco “no comment”.
La lettera conclude poi con un messaggio ironico rivolto alla Chiesa stessa: “Davvero un gran bell’esempio d’umanità da parte di una Chiesa che, per voce di Papa Francesco, vuole valorizzare l’uomo dal punto di vista del lavoro e della famiglia. Al contrario loro hanno preferito violare entrambe, negandoci la possibilità di lavorare e di vivere serenamente la vita famigliare”.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità