
"In questi anni abbiamo subìto attacchi e insinuazioni molto pesanti - ha detto Scullino -. Siamo partiti dalle surreali e fantasiose motivazioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale, basate su voci da bar e su presunte frequentazioni inesistenti sino ad arrivare alla formulazione delle accuse, ridotte rispetto alle motivazioni dello scioglimento, ma sempre molto gravi e infamanti".
Scullino e l'ex city manager Marco Prestileo erano stati accusati di concorso esterno in associazione mafiosa per aver affidato degli incarichi a una cooperativa dietro la quale si sarebbero celati, secondo l'accusa, personaggi della malavita organizzata. "Ci siamo difesi con serietà, nelle sedi competenti, senza clamore, certi della nostra onestà e innocenza - hanno detto Scullino e Prestileo -. Dobbiamo dire che altrettanto ha fatto l'accusa, molto dura e ferma che non ha lasciato nulla di intentato per cercare di farci condannare, ma con la correttezza processuale dovuta. Siamo contenti che abbia vinto la verità, la giustizia, ma sapevamo di essere innocenti. Non si può festeggiare solo perché non siamo stati condannati per reati mai commessi".
IL COMMENTO
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