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«Vorrei parlare di cose molto più importanti del calcio. Ci sono momenti in cui una partita sembra qualcosa di poco difficile da affrontare rispetto ai veri drammi della vita come quelli successi a Genova la scorsa settimana. Io mi sento un po' genovese e mi ha fatto male vedere la gente in quelle condizioni.

Avevo intenzione di portare la squadra a spalare acqua e fango in città ma la cosa avrebbe creato soltanto confusione e distrazione, saremmo diventati noi notizia e non sarebbe stato positivo. Le facce da inquadrare non erano le nostre ma quelle delle persone che avevano bisogno di aiuto. Aiuteremo le persone danneggiate in due modi. Primo: abbiamo iniziato a raccogliere fondi nello spogliatoio e giocheremo a Cagliari indossando le maglie con lo slogan Noi per Genova: e tu? per sensibilizzare. Secondo: continueremo a fare il nostro lavoro, con onestà, per fare tornare per un sorriso sulla bocca ai nostri tifosi, per regalare loro un momento di serenità. Sono convinto che se amministratori, politici, magistrati e ognuno di noi avesse fatto il proprio lavoro per bene, avremmo potuto evitare tragedie come questa
», ha detto Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa prima della gara con il Cagliari e poi ha mandato un messaggio a Conte: “Nonostante i problemi, ci siamo allenati bene - rivela l'uomo di Vukovar -.

Per tale motivo ci tengo a ringraziare Conte che ci ha permesso di lavorare con tutti a disposizione visto che ha deciso di non convocare nessuno della squadra terza in classifica. Detto questo lo invito a venire a vedere noi perché sono convinto che alcuni giocatori gli possono fare comodo. Spero che domani quegli stessi giocatori non mi smentiscano. Le partite dopo le soste sono sempre un'incognita però sono convinto che andrà nel modo giusto”