Dopo aver fatto il punto con i vertici del Pd, infatti, Renzi vuole tornare in pressing per accelerare l’approvazione della nuova legge elettorale, arenatasi in Senato. Il leader del Pd è pronto a scendere a compromessi soprattutto avanzando la proposta di assegnare il premio di maggioranza alla singola lista e non più alla coalizione, fissando il 40% come soglia al primo turno. Il voto di preferenza, escluso nel testo dalla Camera, resta comunque un nodo importante perché sarebbe a rischio la costituzionalità della proposta, tanto che si lavora su un sistema basato sulle preferenze con un capolista bloccato; resta da individuare, però, la percentuale di seggi da assegnare con le preferenze e quella per nomi bloccati dai vertici di partito.
Infine l’incontro dovrebbe anche sbloccare la questione relativa alla nomina dei due nuovi giudici della Corte Costituzionale, visto che l’intesa in Parlamento manca da mesi.
IL COMMENTO
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