cronaca

La Fiom: "Si rischia di tornare a un clima di paura"
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Un operaio 42enne di Fincantieri a Sestri Ponente è stato licenziato dopo un botta e risposta con un capo reparto. E Bruno Manganaro della Fiom tuona: “Uno scandalo, ne faremo una questione nazionale”. In base alla ricostruzione del sindacato “l'operaio stava uscendo a fine turno la notte scorsa quando il caporeparto l'ha apostrofato dicendo 'Bella la vita, Napoli', riferendosi alla provenienza dell'operaio. Quest'ultimo l'ha mandato a quel paese e il giorno dopo ha ricevuto la lettera di licenziamento”.

Un licenziamento in tronco che l'azienda definisce “per giusta causa” e dovuto a “insubordinazione a un capo reparto”. Manganaro sbotta e replica: “Un'accusa balorda. La fabbrica non è una caserma militare. Lui non ha reagito al suo caporeparto e inoltre non ha disubbidito a nessun ordine. Inoltre, registriamo che la insubordinazione in un ambiente come il nostro vuol dire non rispettare un lavoro da fare”.

La Fiom ha indetto lo sciopero di un'ora. Secondo la ricostruzione infatti “sono le guardie addette alla portineria che ci risulta abbiano fatto la relazione da cui è partita la contestazione disciplinare. Un iter piuttosto strano visto che il loro compito è quello di preservare i beni dell'azienda e non quello di intervenire nei rapporti di lavoro tra dipendenti”, ha sottolineato il responsabile Fiom.

Sposato e con figli a carico, il 42enne lavoratore originario di Napoli da quando ha ricevuto la lettera è disperato. Dipendente Fincantieri da un ventennio, non ha mai avuto rapporti disciplinari e i colleghi parlano di lui come di una brava persona.

“Se il Jobs Act fosse già operativo, questo lavoratore non avrebbe diritto a essere reintegrato anche se dimostrasse di avere ragione. Si risolverebbe tutto con due soldi. Se queste sono le premesse, se l'azienda vuole creare un clima del genere, si rischia di tornare a una situazione di paura. Al tuo capo dovrai portare il caffè e fare un regalo a Natale. Fincantieri ha già un sistema d'appalti balordo, se lancia anche questi brutti messaggi ai dipendenti non so che fine faremo”, conclude Manganaro.

Interpellata in merito al licenziamento dell'operaio di Sestri Ponente, Fincantieri fa presente che "non corrisponde assolutamente al vero la ricostruzione dei fatti. L' operaio licenziato ha aggredito verbalmente e con estrema violenza, tentando anche di farlo fisicamente, un suo collega che gli aveva fatto presente quali fossero le regole comuni da rispettare sul luogo di lavoro".