salute e medicina

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Secondo gli specialisti della SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, l’alto grado di precipitazione, sia come durata che come severità delle stesse, ha aumentato il livello di umidità e, di conseguenza, ha provocato un peggioramento delle patologie respiratorie, anche di natura allergica. Tra le manifestazioni respiratorie più preoccupanti, le allergie alle muffe e agli acari della polvere, la cui presenza nelle abitazioni è spesso erroneamente trascurata.

“I sintomi delle allergie alle muffe – spiega Erminia Ridolo, docente di Allergologia e Immunologia Clinica presso l’Università di Parma e membro SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica - sono aumentati da quando ci sono questi forti aumenti di umidità: infatti, anche se l’allergia ai micofiti non è la più comune, è stato dimostrato che l’asma e i sintomi respiratori sono più frequenti dal 30% al 50% nelle case umide. Le muffe presenti in ambienti indoor sia in aree urbane che in quelle rurali, possono provocare sintomi sia con meccanismi allergici che infiammatori non allergici. I micofiti si sviluppano maggiormente in condizioni di umidità superiore al 65% e di temperatura tra i 14°C e i 30°C”.