
"Nel cuore di ciascuno di voi ci deve essere il Paese per il bene del quale siete chiamati a servire con competenza, onestà, disciplina e sacrificio". "L'incarnazione del Figlio di Dio ci insegna a stare in mezzo alla gente non per fare dei populismi inutili e dannosi, ma per conoscere la vita", ha detto il cardinale Bagnasco. E "conoscere non solo per registrare - è l'invito rivolto a deputati e senatori - ma per discernere la verità, il bene, il meglio, e così costruire e far crescere la giustizia che è lo scopo della politica".
"Incarnarsi" come ha fatto Cristo, questo è il compito della politica. "Incarnazione - ha detto nell'omelia - vuol dire relazione. Uscire dal perimetro angusto del nostro io individuale, oltrepassare i confini mortificanti di ideologie vecchie e nuove, conoscere la realtà concreta della gente, gli assilli quotidiani della moltitudine, le sue incertezze protratte, le speranze e le aspettative legittime".
Mettere al primo posto le fasce più deboli: giovani, anziani e poveri che "sono folla". E' l'appello del presidente della Cei ai parlamentari. "Con forte determinazione - ha detto - pensiamo al lavoro per tutti, sapendo che tutti hanno desiderio di lavorare con rinnovata consapevolezza, con dedizione, con onestà e crescente competenza".
IL COMMENTO
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