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Ultima grande infornata di pellicole prima del Natale: dal regista premio Oscar Peter Jackson arriva il terzo capitolo della trilogia tratta dai romanzi di Tolkien.

Ispirato all’omonimo comic Marvel e fedele allo stile del fumetto, ecco ‘Big Hero 6 ‘mentre un altro premio Oscar, Gabriele Salvatores, dirige anch’egli la storia di un supereoe: un ragazzo con il potere di diventare invisibile.

Il film della settimana è ‘Jimmy’s hall – Una storia d’amore e di libertà’ di Ken Loach.

LO HOBBIT – LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE
Regia: Peter Jackson Con: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Evangeline Lilly
Genere: Avventura Durata: 144'

Il film porta ad un'epica conclusione le avventure di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e della Compagnia di Nani. Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la Compagnia ha involontariamente scatenato una forza letale nel mondo. Mentre l'oscurità converge sul conflitto in escalation, le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nell'epica Battaglia delle Cinque Armate mentre il futuro della Terra di Mezzo è in bilico.

BIG HERO 6
Regia: Don Hall
Genere: Animazione Durata 108’

Commedia d’avventura sull’enfant prodige esperto di robot Hiro Hamada che impara a gestire le sue geniali capacità grazie al fratello, il brillante Tadashi, e ai suoi amici: l’adrenalica Go Go Tamago, il maniaco dell’ordine Wasabi No-Ginger, la maga della chimica Honey Lemon e l’entusiasta Fred. Quando una serie di circostanze disastrose catapultano i protagonisti al centro di un pericoloso complotto che si consuma sulle strade di San Fransokyo, Hiro si rivolge al suo amico più caro, un robot di nome Baymax, e trasforma il suo gruppo di amici in una squadra altamente tecnologica per riuscire a rivolvere il mistero.

IL RAGAZZO INVISIBILE
Regia: Gabriele Salvatores Con: Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport
Genere: Fantasy Durata 100’

Michele ha 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare, eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Così sembra intrappolato nella routine quotidiana finché un giorno, inaspettatamente, non accade qualcosa di straordinario: si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

L’AMORE BUGIARDO – GONE GIRL
Regia: David Fincher Con: Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris
Genere: Drammatico Durata 149’

La storia è quella di Nick Dunne e della moglie Amy, abitanti del Missouri al quinto anno di matrimonio. La coppia è in crisi, gli entusiasmi dell'inizio sembrano essere svaniti, lui ha perso il lavoro e i due sono stati costretti a tirare avanti come hanno potuto. Amy, proprio la mattina del loro anniversario, scompare e non si sa che fine abbia fatto, l'ipotesi è che il marito possa averla uccisa. Ci sono tracce di sangue e segni di lotta sparsi per tutta casa che non lasciano spazio ad altre indagini. Ma dove si nasconde la verità?

UN NATALE STUPEFACENTE
Regia: Volfango De Biasi Con: Lillo & Greg, Ambra Angiolini, Paolo Calabresi, Paola Minaccioni
Genere: Commedia Durata 100’

Alla vigilia delle feste natalizie, zio Remo e zio Oscar sono improvvisamente costretti a prendersi cura del nipotino di 8 anni. I suoi genitori sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti. I due zii sono molto diversi tra loro, e inadeguati a tale compito. Remo, single rockettaro, cercherà l'aiuto di Genny mentre Oscar, appena lasciato dalla moglie e geloso del nuovo compagno di lei, un coatto tatuatore, approfitterà della situazione per tentare di riconquistarla. A complicare le cose, le visite a sorpresa di due zelanti ma bizzarri assistenti sociali alla "strana famiglia", per verificarne l'idoneità.

ST. VINCENT
Regia: Theodore Melfi Con: Bill Murray, Naomi Watts, Melissa McCarthy
Genere: Commedia Durata: 103'

Maggie, madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne Oliver. Costretta a lavorare fino a tardi, non ha altra scelta se non lasciarlo con il vicino di casa, uno scorbutico pensionato con la passione per l’alcol e le scommesse. Tra i due nasce una singolare amicizia. In compagnia di Daka, una spogliarellista incinta, Vincent coinvolge Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente - l’ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia – aiutandolo a crescere tanto che il ragazzino vede in lui quello che nessun altro è in grado di percepire: un uomo incompreso e con un cuore d’oro.




IL FILM DELLA SETTIMANA

JIMMY’S HALL – UNA STORIA D’AMORE E LIBERTA’

E’ sempre lui, incorreggibile. Ken Loach, Ken il rosso, il più radicale dei registi contemporanei, continua testardamente ad affrontare un cinema ‘politico’ ma nel senso più alto e meno dogmatico del termine. E se fa centro anche quando si rifugia nella commedia, vedi ‘Il mio amico Eric’ o ‘La parte degli angeli’, figuriamoci quando torna ad affrontare i temi che più ha nelle corde: quelli dell’ingiustizia sociale, delle disuguaglianze, degli oppressi, degli sfruttati, di coloro insomma che stanno perennemente dall’altra parte della barricata. Con ‘Jimmy’s hall – Una storia d’amore e libertà’, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, Loach torna nell’Irlanda degli anni Venti sull’orlo della guerra civile, prima insomma degli accadimenti de ‘Il vento che accarezza l’erba’ che gli valse la Palma d’oro nel 2006, raccontando la storia vera di Jimmy Gralton, unico irlandese ad essere stato espulso dal suo paese senza un regolare processo perché "comunista".

Siamo nel 1921 quando Jimmy costruisce una sala da ballo in mezzo alla campagna dove i giovani possono andare a studiare, discutere, sognare e, ovviamente, divertirsi. Giorno dopo giorno, il locale diventa sempre più affollato e popolare, finché la sua fama di ritrovo di socialisti e liberi pensatori arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che alla fine costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere. Dieci anni dopo torna per prendersi cura della madre, deciso a condurre una vita tranquilla. La sala da ballo è sempre lì ma abbandonata. Col passare del tempo, toccando con mano la povertà e l’oppressione culturale che affliggono la sua comunità, l’attivista che è in lui prende il sopravvento decidendo così di riaprire il locale, costi quello che costi. E non gli costerà poco.

Sorretto dalla perfetta sceneggiatura del fedele Paul Laverty, accentuando le assurdità di uno Stato oppressore e di una Chiesa tronfia, pomposa e repressiva oltre ogni limite, Loach celebra una comunità di persone che vivono e si divertono nel nome di una causa più alta. Politica e divertimento non sono mai una miscela facile da amalgamare, ma ‘Jimmy’s hall’ compie il miracolo: una storia insolita, vivida e intelligente che ci lascia, nonostante il finale amaro, con un senso eccitante di gioia e di speranza. Un film anche commovente perché tutto è giocato con grande leggerezza, come la storia d’amore tra Jimmy e Oonah che si può sintetizzare in una scena in cui ballano da soli, illuminati dalla luce della luna, che sottende uno straordinario erotismo.

Ed è assolutamente vero, come qualcuno ha scritto, che per almeno un’ora e mezza, la sua durata, questo film riesce perfino a riconciliare con il comunismo. Tra musica, ballo e un bicchiere di vino rosso.