cronaca

1 minuto e 35 secondi di lettura
Un addetto alla sicurezza davanti alla camera ardente di Pino Daniele ha fermato due donne che stavano raggiungendo la camera mortuaria per l'ultimo saluto al cantautore. Precedentemente la sala era stata aperta, "in via eccezionale" per poco: il tempo necessario a permettere a decine di fan rimasti in fila davanti alla porta di entrare e uscire. I fan che si erano accalcati ai cancelli sono andati via.

"Non ho voluto entrare per non creare confusione, mi sono fermato" ha detto l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema davanti ai cancelli della camera ardente dell'ospedale Sant'Eugenio a Roma, dove è stato contestato dai fan di Pino Daniele che non ritenevano giusto che a loro fosse negato l'accesso, mentre all'esponente Pd era consentito entrare. "Sono venuto qui - ha concluso D'Alema - perché sono amico di Pino Daniele".

L'accesso al pubblico però era stato permesso per poco tempo dopo la chiusura per consentire a familiari e amici di "prendersi il loro tempo" per stringersi attorno a Pino Daniele. Delusione tra i fan: "E' una vergogna". "Sono partito dalla provincia di Caserta - spiega Gianni - non è mai successa una cosa del genere".

I funerali del cantautore si svolgeranno mercoledì alle 12 al Santuario del Divino Amore a Roma.
Poi sarà sepolto in Toscana, nel cimitero di Talamone o in quello di Magliano, in Maremma. "Ma - sottolinea un portavoce dell'artista - è volontà di tutta la famiglia che Napoli e possa dare un ultimo saluto a Pino. Per questo la città di Napoli si è subito resa disponibile ad ospitare nei prossimi giorni le ceneri dell’artista in un suo luogo simbolo, per ricevere l’ultimo abbraccio dei suoi concittadini". Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato da un infarto la sera del 4 gennaio.