
“Subito dopo la prima apertura, nel 2005, avvenne un evento straordinario, inimmaginabile e imprevisto – racconta Andrea Palermo, vice presidente dell’associazione ONLUS che gestisce il museo - Apple America, Cupertino, California, ci telefonò e lasciò un messaggio in segreteria. Subito dopo, ci venne recapitata una lettera autografa firmata da un Senior Marketing manager di Apple, che si complimentava per l’inaugurazione del museo e dove ci invitava a raggiungerli in California per visitare la sede Apple ed essere celebrati come Museo Apple più grande del mondo. Il riconoscimento della casa madre ebbe un effetto iperbolico di pubblicità, al punto che decine di macchine nuove vennero donate ulteriormente al museo, e numerose riviste e siti del settore celebrarono con noi questo momento magico”, rivela Palermo.
Il museo possiede praticamente quasi tutta la produzione di personal computer, periferiche, accessori, prototipi Apple dagli albori del 1976 fino ai giorni nostri. Le macchine esposte raccontano la nascita, l’evoluzione, la trasformazione dell’informatica personale, con la particolarità che il visitatore può usare i pezzi esposti, accesi e funzionanti: unico caso in tutto il mondo. Nel catalogo del museo sono contenuti più di 9000 pezzi, un patrimonio, il cui unico limite è lo spazio.
Fino al 3 marzo, accendendo alla piattaforma Eppelasi potranno donare dai 5 € in su. Le donazioni serviranno per terminare i lavori edilizi e di impiantistica della nuova sede in darsena. “La domanda è quindi soltanto una”, dice Palermo. “Vogliamo questo museo a Savona? La risposta la daremo con le nostre donazioni su Eppela!”.
IL COMMENTO
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