
Solo lo 0,8% degli atti parlamentari presentati nella corrente legislatura, infatti, affrontano il tema dell'inclusione sociale. Scoraggianti anche i numeri che riguardano i disegni di legge: solo il 6% tratta questo argomento, percentuale che scende al 2,8% se si prendono in considerazione unicamente quelli approvati.
I numeri colpiscono soprattutto se si tiene conto che negli ultimi 7 anni la piaga della povertà assoluta ha più che raddoppiato le sue proporzioni, arrivando a riguardare quasi un italiano su 10. Nonostante le cifre allarmanti, l’Italia è priva di una misura nazionale contro la povertà, ed è l’unico Paese UE insieme alla Grecia a non aver adottato una qualche forma di reddito minimo garantito.
"Stupisce" - dichiara Marco de Ponte, segretario generale ActionAid Italia - "realizzare come i temi dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà fossero così presenti nel dibattito elettorale in vista delle elezioni del 2013, e siano ora così assenti dall’agenda politica". In particolare, secondo i dati della ricerca, l'attenzione al problema è ulteriormente diminuita a partire dall'insediamento del Governo Renzi, con l'inclusione sociale che scivola al 44esimo posto (a fronte di un 31esimo considerando l'intera legislatura) nella classifica degli argomenti al centro del dibattito parlamentare.
IL COMMENTO
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità