
I giudici hanno riconosciuto l'aggravante di discriminazione razziale che era stata contestata fin dall'inizio dell'indagine dal pm Federico Manotti che aveva chiesto 3 anni di reclusione. Il tribunale ha concesso le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate.
Il ragazzino che all'epoca dei fatti aveva 13 anni, aveva raccontato che l'insegnante ogni tanto si rivolgeva a lui chiamandolo "negro" e affermava: "Gli uomini, come gli animali, dovrebbero vivere ciascuno nel proprio ambiente".
IL COMMENTO
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