politica

L'intervento
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Gentile Direttore,
sul tema dello  Stabile desidero raccontare quanto segue.
Circa 10 giorni fa l'assessore Sibilla del Comune di Genova (che  mi ha scritto una lettera evidenziando la questione delle assegnazioni delle categorie ai teatri italiani) mi ha chiesto  se potevo verificare presso il Ministero la posizione del Teatro di Genova.

Mi sono occupato del problema e mi è stato detto che alla Commissione esaminatrice la situazione dello Stabile di Genova era ben chiara e che non si riteneva, stante gli oggettivi requisiti, che ci sarebbero stati problemi ad ottenere la qualifica di Teatro Nazionale. Ho appreso  invece con molta amarezza  che Firenze avrebbe sostituito Genova nella graduatoria. Mi dispiace, conosco i miei limiti politici dovuti forse a incapacità, ma certo anche al fatto che non appartengo ad alcun partito e specialmente perché non sono nel Pd del "giglio".

Credo che questo ennesimo schiaffo, dopo molti altri in questi mesi, non possa che dimostrare quanto contiamo poco e quanto gli enti locali, sebbene del Pd (e  i regionali anche neofilorenziani), non siano minimamente considerati dal partito romano/toscano, nonostante le imminenti elezioni regionali.

Non so se anche in tale occasione come per Costa, Erzelli, Acam, chiusura discariche, alluvioni, raddoppio Andora scandalo primarie e molti altri temi,  la Regione Liguria e la candidata renziana riusciranno a spiegarci che anche questo " se guardiamo bene è da considerarsi un fatto positivo"!

Io sono molto amareggiato del "MIO PERSONALE FALLIMENTO"  in questa vicenda. Raramente nella mia vita mi sono sentito così inutile come ora nel ruolo di parlamentare, ma le garantisco da parte mia che non proverò a girare la frittata ai cittadini. Non conto e non contiamo nulla noi parlamentari, così come amministrazioni e associazioni genovesi e liguri. Prendiamone tristemente atto.