'Sanremo vecchia' è chiamata “Pigna” per i suoi caratteristici carrugi ammassati e le fortificazioni medievali che ricordano la conformazione delle squame di una pigna. L’accesso avviene tramite il superamento della trecentesca Porta di Santo Stefano che aveva lo scopo di difendere gli abitanti in caso di attacchi da parte dei pirati.
Rimane un arco di pietra gotico che separa la Sanremo moderna dalla città vecchia. La parte abitata si arrampica sulla collina in un intreccio di colori, odori e stradine che formano cerchi concentrici. Piccoli cortili, passaggi coperti, scalinate e archi creano chiaroscuri evocativi e rendono il vecchio cuore della città un luogo affascinante.
I chiaroscuri, però, non sono solo quelli dei carrugi, illuminati a fatica dalla luce solare: ne esistono altri, innervati nella composite anime della comunità che abita il quartiere, rappresentate dal comitato di quartiere “La Pigna-La storia siamo noi” e dall’associazione culturale “Pigna mon amour”. Due associazione attive sul territorio che reclamano maggior interesse da parte delle istituzioni per un sito che presenta problematiche da affrontare con urgenza e iniziative da portare avanti con il sostegno di una progettualità ancora assente.
Il comitato di quartiere “La Pigna-La storia siamo noi” denuncia, come problematica principale, la mancanza dei requisiti accettabili di sicurezza, la presenza nel quartiere di numerosi spacciatori e malintenzionati spesso protagonisti di violenti regolamenti di conti che terrorizzano gli abitanti della zona, esasperati da una situazione di degrado manifesto. Gli abitanti della Pigna rappresentati dal comitato di quartiere si sentono abbandonati, indignati dalla mancanza dei controlli da parte delle forze dell’ordine e raccontano di ripetute intimidazioni subite da un gruppetto di malavitosi che abita la zona.
L’associazione culturale “Pigna mon amour” ha come obiettivo principale quello dell’integrazione dei 2500 residenti del grande borgo antico sanremese, attraverso una fucina di iniziative che coinvolgono lo stratificato tessuto sociale di questo straordinario quartiere. L'associazione ha anche un importante ruolo di rivalutazione del territorio. I volontari agiscono concretamente con guanti e cesoie, come dimostra la pulizia del giardino dei ferri, che ospita incontri ed “happy hour” letterari, che rappresentano un’occasione importante per la presentazione di nuovi libri.
I ragazzi nati e cresciuti a 'Sanremo vecchia' mostrano orgogliosi il laboratorio di falegnameria, dove lavorano e producono vere e proprie opere d’arte come le statuine del presepe, l’ organizzatore del circolo linguistico parla con entusiasmo dei mercoledi’ letterari: sono piccole ma importantissime gocce in un mare di cose da fare. Il presidente Pino Ferrea psotolinea che "la stragrande maggioranza della popolazione della Pigna è sana e ama il proprio quartiere e non è giusto che un’esigua parte di gente che vive di attività illegali infanghi il nome di un territorio che pulsa di vitalità e che avrebbe bisogno di maggiori attenzioni da parte della politica".
cultura
Pigna di Sanremo, carrugi in chiaroscuro tra malavita e abitanti "abbandonati dalla politica"
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