L'ultimatum dell'Eurogruppo ad Atene arriva per bocca del suo presidente, il 'falco' Jeroen Dijsselbloem: "Abbiamo detto che sosterremo la Grecia se prosegue sul cammino delle riforme, ma il confronto sulle riforme deve ripartire al più presto possibile, stiamo perdendo troppo tempo, l'estensione degli aiuti è solo per 4 mesi e abbiamo già perso due settimane", ha avvertito il ministro olandese delle Finanze, poco prima di entrare all'incontro fra i ministri dell'Economia e delle Finanze della zona euro che dovrà nuovamente discutere del 'dossie Grecia'.
"Siamo pronti a sostenere Atene sulla base del programma esistente, finora poco è stato fatto sul fronte dell'attuazione, ora il punto principale è non perdere tempo", ha aggiunto l'olandese. Per quanto riguarda la lettera con le sette riforme inviata dal collega greco, Varoufakis, il giudizio è cauto: "Può essere parte delle discussioni ancora da avviare, ma abbiamo già perso due settimane e il negoziato reale ancora non è iniziato quindi basta perdere tempo, bisogna cominciare a lavorare subito", ha sostenuto Dijsselbloem.
Anche la cancelliera tedesca non pare soddisfatta di quanto sinora fatto da Atene. "La nostra politica è che la Grecia resti nell'Eurozona. Per molti anni abbiamo lavorato per questo, ma naturalmente ci sono due facce della stessa medaglia: una è la solidarietà e l'altra è la determinazione a spingere sulle riforme; se la via è questa c'e' ancora molta strada da fare", ha detto Merkel da Tokyo, gelando le speranze di un'intesa. Altrettanto netto il ministro tedesco delle Finanze, il 'rigorista' Wolfgang Schaeuble. Sulla Grecia "non c'è niente di nuovo, non è successo quasi nulla dal nostro ultimo Eurogruppo, ora è soprattutto una questione per la Troika", ha detto rispolverando il termine Troika che proprio Tsipras aveva chiesto di non usare più.
Inevitabile l'impatto sul borsino di Atene che chiude in forte ribasso. L'indice Bs Ase lascia sul terreno il 4,18% tra cali a due cifre delle maggiori banche, in un clima surriscaldato dal confronto tra il governo greco e Bruxelles sulle riforme in cambio degli aiuti al Paese. Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha oggi detto che non si può più perdere tempo.
Ma non sono solo i Paesi rigoristi ad essere insoddisfatti dall'atteggiamento di Atene. Per vedere sbloccati una parte degli aiuti la Grecia deve "attuare una parte degli impegni", ha avvertito il ministro dell'economia irlandese, Michael Noonan, entrando all'Eurogruppo. "Ora - ha spiegato - è tempo di muoversi verso il livello tecnico del negoziato, non sta ai ministri avere a che fare con le singole proposte" del Governo greco, ha aggiunto. Dublino è uno di quesi Paesi che dopo aver ricevuto gli aiuti dall'Europa ha dovuto mettere in atto pesanti riforme strutturali.
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L'ultimatum dell'Eurogruppo alla Grecia: "Fatto troppo poco"
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