
Due i raggi di intervento ad Albisola: il primo, di 800 metri, entro cui non potranno restare o passare civili. Il secondo oltre gli 800 metri e sino ai 1787 metri dove persone, animali e beni potranno restare all'interno della zona solo se al riparo di una struttura protetta da una soletta in cemento armato. La seconda fase dell'intervento riguarda l'area intorno alla cava della Beata a Luceto, nel comune di Albisola: a partire dalle 10 verranno evacuati tutti gli immobili vicini al luogo dove gli artificieri della Taurinense faranno esplodere l'ordigno. Il traffico ferroviario sarà sospeso a partire dalle 9.45, chiusa l'Aurelia nel tratto fino a Celle Ligure. (clicca qui per l'elenco delle variazioni ai treni).
IL PRECEDENTE – La mente corre subito al precedente del 16 gennaio 2011, quando nell’area intorno a Recco vennero evacuate circa cinquemila persone in un raggio di 400 metri. L’operazione venne condotta da un nucleo di artificieri del 32/mo reggimento guastatori della Taurinense su una bomba della seconda guerra del peso di circa 500 chili, di cui 250 di tritolo. Anche in quel caso furono interrotti i collegamenti ferroviari e autostradali. E sempre a Recco nella giornata di Pasquetta è stato rimosso dalla spiaggia dei Frati il residuato bellico trovato da un turista che stava facendo una passeggiata. L'ordigno è stato preso in carico da personale del nucleo artificieri dei carabinieri con l'assistenza dei vigili del fuoco ed è stato trasportato alla cava dei Camaldoli, a Genova sulle alture di San Fruttuoso dove nelle prossime ore sarà fatto brillare.
IL COMMENTO
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