Coraggio e orgoglio, il calcio italiano si riscatta in Europa

Dopo il flop dei mondiali, non siamo stati teneri anche da questo sito sullo stato del calcio italiano. E non c’erano motivi per non fare processi a gestioni federali assurde e guide tecniche che hanno lasciato molte perplessità. Ma è onesto ora ammettere che se da una parte ci sono club ai titoli di coda come il Parma e il livello finanziario legato ai bilanci del pallone tricolore fa pensare male, almeno sul rettangolo verde qualche motivo di sperare in bene c’è. In Champions la Juve puo’ arrivare alla semifinale, sebbene il Monaco nel Principato venderà cara la pelle. Ma resta un match equilibrato e il derby coi francesi è davvero molto difficile da pronosticare, ma ci siamo ed è gia’ qualcosa. Poi ecco l’exploit in Europa League.

Il colpo l’ha fatto il Napoli del re di coppe Rafa Benitez che ha rifilato 4 pappine 4 al Wolfsburg, seconda forza di Germania in casa loro. Un risultato che non lascia scampo ai tedeschi che temono persino di perdere nella competizione piu’ importante il Bayern battuto ad Porto per 3-1. Così la piccola Italia, visto che gli inglesi sono gia’ fuori da tutto, incredibilmente avanza grazie anche alla Fiorentina che al ritorno in casa puo’ gestire il pari strappato a Kiev contro gli ucraini della Dinamo.

Il quadro è questo e da qui scaturiscono delle osservazioni: il nostro campionato quest’anno non è stato brutto, tragedia parmigiana a parte, si è visto qualcosa di nuovo con realtà emergenti e giovani anche italiani interessanti, penso a Rugani e Valdifiori dell’Empoli, Romagnoli in forza alla Samp, ancora Perin del Genoa tanto per non fare torti a nessuno. Inoltre è tornato fuori l’orgoglio nazionale nelle competizioni tanto che lo stesso Torino prima di essere stato sbattuto fuori dallo Zenit è andato a vincere a Bilbao. La mentalità giusta è questa. Forse è davvero quel che si dice sugli italiano che danno il meglio quando hanno l’acqua al naso. L’importante è che Tavecchio non salga sul carro dei vincitori, per ora dalla Figc non è arrivato alcun impulso, quindi il colpo di reni è solo tecnico