Genova capitale mondiale dei grandi yacht: non è un auspicio, ma una costatazione, quella di Assagenti, che si è data appuntamento al Palazzo della Borsa di Genova con il convegno "Genova, hub internazionale per il grande yacht".
"Siamo partiti da una ricerca tipica: analizzare le cose che mancano - spiega Gian Enzo Duci, presidente di Assagenti - Nell'analizzare le varie filiere ci siamo resi conto che abbiamo tutto. Oggi Genova con 968 posti barca superiori ai 24 metri copre un terzo delle potenzialità italiane, ma soprattutto un quinto delle potenzialità mondiali, quindi già oggi rappresentiamo una grande potenzialità mondiali. Da questo punto di vista siamo sul podio".
Un risultato importante, tanto più se si considerano i numeri di questo settore. Secondo Assagenti ogni yacht lascia un indotto di spesa pari al 10% del suo valore ogni anno. "Quello che ci manca è una consapevolezza del ruolo che abbiamo già e la capacità di sfruttare ancora questo, che già oggi ha ricadute eccezionali sul nostro territorio - continua Duci - Smettiamola di piangerci addosso per le cose che vanno un pochino meno bene, ma ripartiamo da quelle che invece ci sono".
Cantieristica, refit, servizi a terra: tanti i settori coinvolti da questa industria. Ma c'è un altro aspetto fondamentale, secondo Duci: "Avere le barche che stazionano nelle marine liguri durante l'inverno significa avere numeri di persone con redditi elevati che vivono qui e consentono un indotto superiore, ad esempio, a quello delle crociere. Genova deve fare di tutto per mantenere queste barche qui. Per fortuna la tassa di stazionamento è stata praticamente eliminata. Noi abbiamo presentato dei numeri su quanto il territorio ha perso per questa tassa e quanto ha guadagnata: il bilancio è pesantemente negativo. Ora pensiamo che nel 2015 i numeri possano tornare ai livelli pre-crisi".
"Sono numeri importanti, se li trattiamo a livelli nazionali e internazionali Genova è leader a partire dalla cantieristica - dice Lorenzo Pollicardo, di Federagenti Yacht - Non solo c'è una costanza nel portafoglio ordini mondiali, che supera le 44 unità, ma siamo leader nel portafoglio ordini. Il secondo tema è quello delle riparazioni, dove vale la pena segnalare che tra i primi 5 cantieri al mondo, il terzo è quello di Amico & Co. Sicuramente quello che manca a Genova è quello che manca all'Italia: manca una logica di sistema-Paese. A livello nazionale parliamo di un indotto di 2 miliardi e mezzo".
"Dobbiamo spingere per una consapevolezza più diffusa dell'importanza di questo settore - dice Luigi Merlo, presidente dell'Autorità portuale di Genova - Il Piano regolatore prevede spazi per le riparazioni e per la nautica. Poi c'è il problema della Darsena della Fiera: avere uno spazio vuoto 11 mesi all'anno è un'opportunità mancata. Bene difendere il Salone, ma quegli spazi vanno valorizzati. La concessione scade il 31 dicembre, mi auguro che di qui al prossimo anno possa esserci una soluzione di più amplio respiro che tuteli il Salone, ma che dia spazio a valorizzare tutte le potenzialità".
porti e logistica
Assagenti: "Genova capitale mondiale dei grandi Yacht"
Merlo: "Ora risolvere il tema della Darsena in Fiera"
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