
La Cassazione ha annullato senza rinvio per un difetto di forma la parte di pena per il reato punito dall'art.2 legge 895 del 1967. La conferma delle condanne di Cospito e Gai era stata chiesta dalla Procura della Cassazione e dall'Avvocatura Generale dello Stato rappresentata da Carlo Maria Pisana che, nella sua requisitoria aveva sottolineato come sparando ad Adinolfi il Fai voleva "punire" scelte di politica industriale di una società partecipata dallo Stato.
IL COMMENTO
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