In questi giorni si parla di devastazioni provocate in modo volontario da soggetti nichilisti. Noi vogliamo contrapporre a questi pessimi esempi la forza di chi nella catastrofe non voluta, trova l’energia per reagire e ricominciare a costruire.
Questo esempio si chiama Bharat ed è l’uomo che porta la speranza nel distretto di Kavre in Nepal. E’ nepalese, originario di Kavre, lavora da oltre 10 anni nei programmi educazione per CCS Italia, per garantire ai bambini il diritto di vivere la loro infanzia (esserebambini.org)
Bharat vive a Kathmandu, ma Kavre è la sua terra, conosce tutti qui e al suo arrivo a Sarsyunkharka viene accolto con sorrisi. Quest’uomo sembra portare la serenità, malgrado intorno ci sia solo distruzione. Qui gli edifici sono stati distrutti per il 98%.
Sarsyunkharka è il primo municipio che viene visitato durante il sopralluogo di CCS per identificare i bisogni della popolazione. E’ abitato da circa 12mila persone che vivono all’aperto, o sotto tende improvvisate. Il governo locale ha portato 60 teli impermeabili per tutti i villaggi del distretto, spacciandoli per tende. A Sarsyunkharka ne sono arrivati solo 6.
Il viaggio prosegue poi verso gli altri municipi, sono 9 in totale quelli di Kavre. Ci sono due presidi sanitari nella valle ma mancano le medicine (antibiotici, vermicidi, antidiarroici, paracetamolo e bende).
La popolazione ha bisogno di tende vere. A seguire: latrine, serbatoi, pompe e tubi per l’acqua. In un villaggio serve anche cibo, cucine da campo e generatori. Mentre Bharat sta per lasciare l’ultimo municipio, è quasi risalito in macchina, un uomo gli si avvicina e gli dice: “Chi porterà le tende nel villaggio, dopo a morte si libererà e non si reincarnerà più”. Bharat è buddista e restituisce a quest’uomo un grande sorriso.
Per arrivare nel distretto di Kavre si passa attraverso valli meravigliose, coltivate a mais, frumento, cavoli e verze, qui sembra che il disastro non sia arrivato e questo paesaggio trasmette pace e serenità dopo aver visto solo morte e distruzione.
PROGETTO D'EMERGENZA CCS ITALIA - I distretti di riferimento sono: Kathmandu e Kavre (aree a massimo impatto e altissima vulnerabilità); Chitwan e Makwampur (aree adiacenti a medio impatto e alta vulnerabilità)
Obiettivo: portare immediato soccorso e generi di prima necessità ai minori e alle loro famiglie e l’apertura di Child Friendly Spaces, nonché verificare la condizione degli edifici scolastici in modo da potere fornire risposta immediata con demolizioni, riabilitazioni, ricostruzioni ex novo (per accelerare ripresa attività scolastiche).
Beneficiari: circa 70mila persone di cui 13.546 minori. Il team di Ccs Italia sarà supportato in questo lavoro da esperti in protezione e salute dei bambini arrivati dall’India e dal Bangladesh.
Per contribuire alla raccolta fondi straordinaria: Bonifico Bancario su conto corrente intestato a Centro Cooperazione Sviluppo Onlus presso Banca Popolare Etica, codice IBAN: IT 02 I 05018 01400 000000512500 - causale: EMERGENZA NEPAL
cronaca
Sisma in Nepal, il diario di Ccs Italia: le energie vengono investite per ricostruire
2 minuti e 29 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' su Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più