
Il tempio della gastronomia d'eccellenza di Oscar Farinetti scivola sul suo terreno preferito: la qualità e la freschezza dei suoi prodotti. Nella lente di ingrandimento sono finite una fornitura di birra di Montepulciano scaduta da una settimana, Ma, soprattutto, 6 bottiglie d'olio pugliese d'agricoltura biologica pugliese, sulla cui etichetta ieri compariva: "Da consumarsi preferibilmente entro il 28 novembre 2014".
"Tre episodi ravvicinati, a distanza di qualche mese, da sud a nord - si legge sul "Fatto Quotidiano" - Abbastanza per far sorgere alcuni dubbi: quanti clienti, distratti e ignari, hanno acquistato e consumato quell’olio negli ultimi sei mesi? Esiste un controllo efficace sulla freschezza dei prodotti a lunga conservazione? A rispondere per tutti è Michela Quaranta, responsabile Sviluppo Italia. “Non riusciamo proprio a capire come possa essere successo, adottiamo un controllo maniacale sui nostri prodotti, al momento in cui arrivano in magazzino. Vigileremo ancora più attentamente”.
"Nel giorno in cui sbarca a San Paolo (Brasile) e pianta l’ennesima bandierina del suo Risiko - conclude l'articolo - Oscar Farinetti scivola a Genova sull’olio pugliese. Un pasticcio al 100% made in Italy".
IL COMMENTO
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