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Sinisa Mihajlovic con una lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale blucerchiato ha detto addio alla Sampdoria. In alcuni passaggi il tecnico ha spiegato le motivazioni.

"Sarebbe facile restare qui: so di essere apprezzato da club e tifosi. Però credo che non sarebbe giusto per la mia crescita e forse anche per quella della squadra. Mi ero posto un obiettivo, l’ho raggiunto. Ora cerco un’altra sfida". E aggiunge: "Lascio la Samp senza avere per ora un’altra squadra o un’altra trattativa aperta. Tutto può succedere, anche che resti a casa. Ma la mia testa e il mio cuore mi dicono che è giusto interrompere qui".

Poi il suo testamento sportivo: "Lascio una squadra-scrive Mihajlovic- che oggi è sicura di sé, coraggiosa, capace di affrontare a testa alta ogni avversario. Lascio un gruppo di bravi ragazzi e bravi calciatori, cresciuti molto in questo biennio: cinque di loro sono stati anche convocati nella Nazionale maggiore. Chi verrà dopo di me troverà una squadra che ha cultura del lavoro, che sa cosa significa impegno, professionalità, fatica e dare il massimo negli allenamenti e in partita".

Dopo aver fatto i complimenti al Genoa ("ma la Sampdoria può essere una degna rappresentante dell'Europa") Mihajlovic ringrazia tutti: i tifosi, innanzitutto, i suoi due Presidenti Garrone e Ferrero, la società i giocatori e la città di Genova. E chiude con un "Forza Samp".

IL FUTURO - Incontro romano per il futuro della panchina della Sampdoria. In queste ore il Presidente Massimo Ferrero incontra Walter Zenga: il tecnico è in pole position per la successione di Mihajlovic, dopo che Sarri ha chiesto tempo e Paulo Sousa ha continuato a nicchiare per problemi personali. Ecco allora che "l'Uomo Ragno" ha superato tutti e, in queste ore, nella Capitale, ci sarà un incontro che potrebbe diventare decisivo.

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