
E dall'esito dell'incontro potrebbero dipendere anche le decisioni del presidente dell'Autorità portuale Luigi Merlo. Dopo l'invito a restare fino a fine mandato giunto dal neo presidente Giovanni Toti, e dopo i numerosi appelli della comunità portuale, il numero uno di Palazzo San Giorgio sta valutando il da farsi.
Dalla sede dell'Autority fanno sapere che al momento non è stata presa nessuna decisione, in attesa di un confronto con il ministro Delrio. I tempi però stringono: con le dimissioni già annunciate per il 30 giugno, la macchina che dovrà fornire la terna del futuro presidente (che si tramuterebbe più probabilmente in un "suggerimento" al ministro sul commissario) si è già messa in moto.
Molte voci dicono che Merlo sarebbe orientato ad accettare l'invito a restare fino a fine mandato, o magari per un tempo più breve, necessario a chiudere alcune qustioni aperte (come quella della Culmv, appunto). Se poi la riforma della portualità annunciata dal Governo andasse in porto, insieme alla fusione di Genova con Savona, La Spezia e Marina di Carrara, potrebbe aprirsi anche uno scenario inedito: Merlo potrebbe infatti essere considerato l'uomo giusto per guidare il nuovo ente, visto che non varrebbe più il limite dei due mandati trascorsi al timone di Palazzo San Giorgio.
IL COMMENTO
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