cronaca

Irritati dalla presenza in assetto anti sommossa degli agenti
5 minuti e 5 secondi di lettura
"Noi non torniamo indietro" e "via la polizia": queste sono le parole urlate dai migranti che si trovano ancora sulla scogliera a Ponte San Ludovico, palesemente irritati dalla presenza di due unità del Reparto mobile della polizia e di due unità del Battaglione mobile dei carabinieri.

I migranti hanno inscenato una piccola protesta con cartelli improvvisati e canti in inglese. Su un lenzuolo è stato scritto 'questa è un'urgenza umana, aspettiamo una risposta politica dell'Europa, adesso'. Sulla linea di frontiera stanziano Gendarmerie e Carabinieri, Polizia di Stato e Police nationale. La frontiera è chiusa per i migranti, non per i transfrontalieri che si recano al lavoro in Costa azzurra.

L'arrivo del contingente delle forze dell'ordine italiane e il rafforzamento della presenza della Gendarmerie francese sulla linea di confine precedono l'annunciato arrivo di un pullman da Savona per portarli via. Secondo quanto appreso, non si tratterà di uno sgombero ma le forze dell'ordine potrebbero tentare un'azione di persuasione nei confronti dei migranti che si trovano ancora sulla scogliera.

La polizia italiana è impegnata nella mediazione per convincerli a lasciare la scogliera dove si trovano ormai da oltre 24 ore. I migranti vogliono passare il confine con la Francia nonostante la deroga di Schengen disposta dal governo francese che ha portato al blocco della frontiera.

SEGNALE POLITICO FRANCESE - Sono della Compagnie Republicaine de Securité i militari francesi che si trovano sulla linea di confine a ponte San Ludovico per far osservare la disposizione del governo francese sulla deroga alla Schengen e impedire il passaggio a centinaia di migranti che da ieri si trovano sulla scogliera, in territorio italiano, vicino alla linea di confine. Secondo una fonte interna alla polizia francese "questa disposizione è stata adottata per mandare un segnale politico sulle quote dell'Unione europea". Rispetto al 2011, quando avvenne un fatto analogo, la presenza della gendarmerie del Crs è più imponente.

PANSA MANDA RINFORZI - Sono stati convocati a Roma, dal capo della Polizia Alessandro Pansa, i questori di Bolzano, Udine, Gorizia, Milano, Imperia, le zone di frontiera dove la situazione dei migranti è diventata più critica. L'indicazione è quella di cercare luoghi e spazi per l'accoglienza dei migranti. Un'attenzione particolare è stata dedicata alla questione sicurezza, e alla necessità di garantire il controllo del territorio per evitare tensioni tra i migranti accampati e i cittadini. Il questore di Bolzano Nuccio Carluccio ha riferito che "il Capo della Polizia ha confermato l'invio di personale di rinforzo per tutto il tempo che sarà ritenuto necessario".

POLIZIA, APPELLO ALLA POLITICA -  Quanto accade alla frontiera è indice "di una situazione che affida, sempre più, all'autorità di pubblica sicurezza il compito di risolvere aspetti che hanno, in questo caso, connotazioni europee se, non, internazionali". Lo sostiene Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. Serve, secondo Tissone, "uno sforzo comune che deve andare oltre gli interessi particolari del momento individuando, in un periodo medio-lungo, politiche nazionali ed europee capaci di fornire risposte all'esodo in atto che qualsiasi organo di polizia non sarà mai in grado di dare, oggi a Ventimiglia come, nel futuro, in qualsiasi luogo del modo".

NOTTE SUGLI SCOGLI - Notte sugli scogli per una trentina di migranti che cercano da tre giorni di passare la frontiera tra Italia e Francia a Ponte San Ludovico, nel comune di Ventimiglia. Molti di loro sono stati coperti dai teli termici forniti dalla Croce rossa, altri si riparano con alcuni cartoni. Alle prima luci dell'alba i migranti che da due giorni si trovano sulla scogliera hanno ripulito dai rifiuti gli scogli e le aiuole.

STAZIONE FERROVIARIA - Un'ottantina di migranti hanno passato la notte alla stazione di Ventimiglia dormendo sotto le pensiline e nei giardini sotto la sorveglianza della polizia italiana e con l'assistenza della Croce rossa.

ASSISTENZA - La Croix Rouge francese ha attraversato il confine di Ponte San Ludovico per assistere i circa 50 migranti che, nonostante il forte temporale che si è abbattuto sulla costa, sono rimasti sugli scogli per protestare contro la sospensione di Schengen alla frontiera italo-francese. I migranti, sotto una pioggia battente, hanno intonato il coro 'Droit humain' e 'Ouvrez la frontière'.

Nel centro di Ventimiglia la Croce Rossa, d'intesa con il Comune e la Prefettura, ha disposto servizi igienici e docce mobili. Vengono serviti pasti caldi, anche dalla Croce Rossa francese. Alla frontiera un gruppo di uomini li ha rifiutati in segno di protesta. Sul posto è arrivato anche un piccolo gruppo di Medicin du monde, un'organizzazione no profit francese che si occupa di migranti.

Due ragazzi di Ventimiglia, Irene e Christian, hanno voluto portare cibo e abiti ai migranti che ancora si trovano sugli scogli nella zona di Ponte San Ludovico. "E' indegno che si lascino così delle persone e ritengo che ciascuno di noi per quanto può deve poter contribuire a dar loro sollievo", ha detto Irene.

IL SINDACO IOCULANO - Il sindaco di Ventimiglia parla di 'situazione anormale': "Ho sentito che un gruppo di giovani migranti con un regolare biglietto ferroviario da Nizza a Parigi è stato fermato e riaccompagnato in Italia. Questa cosa non è normale, respingere gli immigrati così non va bene" ha detto Enrico Ioculano (Pd).

IL GOVERNATORE TOTI - Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è intervenuto sulla vicenda spiegando che "Ventimiglia è la dimostrazione che tutti i pericoli che abbiamo sottolineato ai prefetti circa l'accoglienza di clandestini nella nostra regione si stanno purtroppo verificando e tutti a scapito della cittadinanza". Secondo Toti "il Governo incurante dei numerosi appelli continua a scaricare sui territori un drammatico problema che non è capace di risolvere all'origine".

IN PARLAMENTO - Anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio del M5S è intervenuto sul caso Ventimiglia affermando che "l'Italia è una pentola a pressione che sta per scoppiare. Non è tollerabile che la Francia chiuda le frontiere e lasci tutti questi disperati a noi".