Era stato aperto quattro anni fa, in seguito alla drammatica alluvione del 2011. Oggi quel cantiere è ancora fermo. Siamo in via privata Cieli, nel quartiere del Canaletto, a La Spezia, dove un comitato di cittadini esasperati da anni si batte per chiedere la chiusura del cantiere della discordia.
Non è bastata una raccolta firme e una serie incalcolabile di denunce. Le transenne sono sempre lì, senza che i lavori per la messa in sicurezza del terreno sia mai stata conclusa.
Proprio in quel punto, quattro anni fa si erano aperte enormi voragini sull’asfalto, tali da costringere il comune di La Spezia a chiudere l’area. Risultato: le voragini non sono ancora state tappate, mentre il cantiere è diventato ormai una discarica a cielo aperto, esposto all’incuria del tempo e dei cittadini.
Non solo. “Oltre alle tavole marce – racconta un residente – le transenne hanno ridotto la strada a una strettoia pericolosissima per pedoni e bambini”.
cronaca
Canaletto, cantiere fermo dall'alluvione 2011, la rabbia dei residenti
In 4 anni è diventato una discarica a cielo aperto
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