cronaca

I francesi hanno l'obbligo di accogliere minorenni soli
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Il presidente del Consiglio Generale delle Alpes-Maritimes, Eric Ciotti, propone di effettuare test sulle ossa dei migranti fermati a Mentone per determinare se sono davvero minorenni e quindi se hanno effettivamente il diritto di non essere rispediti in Italia.

In visita alla polizia di Mentone, il deputato neogollista francese ha lanciato "un grido d'allarme" sulla "saturazione" delle strutture d'accoglienza per minori nel dipartimento delle Alpes-Marittimes. Contrariamente ai maggiorenni, che respinge in Italia, la Francia ha invece l'obbligo di accogliere i minorenni non accompagnati provenienti dall'Italia. "Ormai lo Stato italiano rifiuta di riprendere i minori isolati stranieri dicendo che questa riammissione non è prevista nel quadro degli accordi Schengen", spiega Ciotti a Nice-Matin.

Di qui, l'idea delle radiografie al polso che andrebbero realizzate durante le quattro ore del fermo, uno strumento che consentirebbe di determinare se i migranti hanno più di 21 anni. "In alcuni casi - dice il deputato - è molto difficile valutare l'età di persone o giovani adulti che possono facilmente farsi passare per minorenni e quindi truffare il sistema". Per lui, si tratta di una procedura "assolutamente legale", anche se già in passato è stata oggetto di critiche da parte delle associazioni per la difesa dei diritti umani.

La polizia francese parla attualmente del fermo di circa 70 migranti irregolari al giorno nella zona tra Ventimiglia e Mentone, con un picco di 357 fermi il 12 giugno. Da inizio giugno, 170 migranti minorenni non accompagnati dai genitori sono stati accolti nelle infrastrutture pubbliche del dipartimento delle Alpes-Maritimes, una cifra record, equivalente al totale di tutto il 2014.