“Non saranno cifre enormi – spiega Giampedrone – ma sarà comunque una importante boccata di ossigeno per le amministrazioni civiche.
Genova e la Liguria portano addosso pesanti ferite, la stagione delle piogge si avvicina e quindi è giusto mettere a disposizione degli aiuti per avviare quelle iniziative che possono concorrere a mettere in sicurezza il territorio, al netto di operazioni infrastrutturali come, a Genova, lo scolmatore del Fereggiano o il rifacimento della copertura del Bisagno che vanno avanti per la loro strada”.
Il neo assessore ha anche insistito sul fatto che “la Protezione civile regionale verrà profondamente rinnovata, anche se suoi ranghi dirigenziali, e rapporterà in modo stretto con quella nazionale.
Più la professionalità cresce e meglio è per tutti, mi meraviglio che non abbiano seguito questa strada i nostri predecessori”. Quanto alle infrastrutture, altro tassello importante dell’assessorato, Giampedrone osserva: “Intanto averli messo insieme ad Ambiente e Tutela del territorio consente di tenere uniti argomenti che si parlano, perché realizzare grandi opere significa anche realizzarle in modo sostenibile, rispettoso del territorio.
Ciò premesso, nei prossimi giorni faremo avere al ministro Graziano Delrio un documento nel quale indicheremo gli interventi che la nostra amministrazione regionale ritiene prioritarie: fra l’altro, ci saranno il Terzo valico ferroviario, la Gronda di Genova, il raddoppio ferroviario del ponente ligure e la Pontremolese.
Delrio ha detto di volersi fare carico di quanto il premier Matteo Renzi disse in una intervista a Primocanale: la lista delle cosiddette Opere Utili non si è esaurita con la prima stesura e si tratta ora di implementarla con quelle i vari territori ritengono indispensabili al loro sviluppo.
La Liguria ha un ritardo infrastrutturale enorme, un drammatico problema di isolamento geografico che incide su gran parte dei comparti economici e quindi sulla crescita del Pil regionale. La questione va affrontata e risolta”.
Ulteriore tema chiave affrontato dal neo assessore nell’intervista rilasciata a Primocanale è quello del ciclo dei rifiuti. “Qui – dice Giampedrone – c’è molto da fare. La raccolta differenziata è ancora troppo debole e a Genova è addirittura in calo, ma quello che serve è un piano di prospettiva, che conta di ridurre i costi e, di conseguenza, l’impatto dei costi sulle famiglie.
Nel breve termine ci avvarremo ancora della collaborazione delle Regioni limitrofe, ma nel frattempo dovremo rapidamente mettere a punto un piano che ci consenta di risolvere la questione a lungo termine.
Data la mia esperienza di sindaco di Ameglia, che ho lasciato con una percentuale di differenziata al 65%, non ho dubbi che il tasto sul quale insistere sia questo, ma bisogna anche ragionare su eventuali impianti, visto che una regione come l’Emilia, certo storicamente non di centrodestra, ne ha undici. Qualcosa vorrà pur dire”.
IL COMMENTO
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