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Dopo l'esordio amaro di Bari, al Picco è arrivato un altro mezzo passo falso
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A Bari lo Spezia che gioca un buon calcio, reagisce al doppio svantaggio e poi si fa incredibilmente rimontare con gli avversari in 10. Ieri, nell'esordio casalingo contro la Pro Vercelli, solo un 1-1 che fa storcere la bocca ai tifosi, i quali, forti di 5.787 tessere sottoscritte (record assoluto) già pregustavano il riscatto a suon di gol e invece devono accontentarsi della miseria di un punto nelle prime due gare del torneo.

Che fosse un inizio in salita, con quattro trasferte nelle prime sei partite, e alcune big da incontrare subito, si sapeva. Quello che il pubblico spezzino non si aspettava è invece che, dopo le amnesie difensive del San Nicola, le problematiche degli uomini di Bjelica traslocassero sulla sterilità offensiva, specie contro una squadra che mira alla semplice salvezza. Ai punti infatti lo Spezia avrebbe meritato il pieno contro i piemontesi, ma tant'è, fino a che il calcio sarà, giustamente, uno sport in cui vince chi fa un gol più dell'avversario, niente spazio per alibi o scusanti: la Pro Vercelli non ha rubato nulla, anzi, alla finepoteva scapparci anche la beffa che, come avviene in questi casi, costituisce un classico di simili partite.

Lo Spezia cerca se stesso, insomma, e al momento ricalca ancora troppo la squadra discontinua delle prime giornate della passata stagione, con una differenza: l'anno scorso dopo 180 minuti di gioco aveva due punti in più. Questo a dimostrazione del fatto che il campionato di serie B si rivela sempre più equilibrato. Tutti possono vincere e perdere con tutti. Serve garra, fame, continuità e concretezza. Proprio quella che nel secondo tempo del match di ieri è mancata agli aquilotti, se è vero che un killer conclamato dell'area di rigore come Calaiò ha fallito altre due facili occasioni, dopo quella all'ultimo tuffo di Bari.

Per suffragare le ambizioni di salto di categoria serve ovviamente di più. La dose di credito conquistata nella scorsa stagione da Bjelica presso i tifosi e in seno alla società lo mette per il momento al sicuro da scossoni. Tuttavia alla squadra ora si chiede di far punti e di convincere proprio in una settimana complicata, quella che tra il 19 e il 26 settembre vedrà Terzi e compagni impegnati a Salerno e Livorno, con l'intermezzo del turno infrasettimanale al Picco, ospite il Perugia. Un trittico che somiglia a un robusto banco di prova per verificare le reali ambizioni della formazione bianca, anche se - è giusto sottolinearlo - siamo solo all'inizio. Il club ha consegnato a Bjelica qualcosa che somiglia ad una macchina potente e affidabile. Ora tocca al tecnico croato, complice l'arrivo della miglior condizione, far girare al meglio il motore.