
I militari hanno notato tra gli avventori un uomo dall’atteggiamento equivoco e nervoso, osservando tra l’altro come dalla cintura dei pantaloni spuntasse il manico di una pistola. In breve l’uomo è stato immobilizzato e l’arma, una rivoltella Walther calibro 9 semiautomatica, sequestrata. Con sorpresa i carabinieri hanno verificato come l’arma avesse il colpo in canna. L’uomo inoltre è parso in stato di alterazione da alcool o droghe. Ad una ulteriore perquisizione personale il 46enne è risultato portare al collo una catena dalla quale pendeva un coltello dalla lama lunga una ventina di centimetri.
Ce n’era già abbastanza per arresto e carcere, ma ad un successivo controllo nell’abitazione dell’uomo è saltato fuori un vero arsenale. In casa, ben custoditi nel doppio fondo di un armadio, deteneva infatti una doppietta, due carabine, un paio di machete, un sovrapposto, una balestra munita di sette frecce dalla punta acuminata in metallo, oltre 500 munizioni e un caricatore attaccato con del nastro isolante al pianale inferiore di una scrivania.
Accertato attraverso la banca dati che il titolo alla detenzione era scaduto da bel sei anni, i militari hanno proceduto all’arresto. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Villa Andreino.
IL COMMENTO
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