cronaca

Lo storico dirigente del Pci si è spento a 100 anni
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Sarà aperta oggi e domani a Montecitorio la camera ardente per l'ultimo saluto a Pietro Ingrao. Lo storico dirigente del Pci e presidente Camera negli anni '70 si è spento a Roma a 100 anni, dopo una lunga malattia. Testimone scomodo e lucido della sinistra, lo ha definito Renzi. Addio anche a Lucia Ottobrini, protagonista della resistenza romana. Mattarella oggi sarà alla lapide delle vittime delle Quattro giornate di Napoli.

'Pensammo una torre. Scavammo nella polvere'. Ho pensato tante volte a questi versi di Pietro Ingrao. Mi tornano adesso in mente alla notizia della sua scomparsa. Rappresentano con grande efficacia e poesia la tensione ideale e la fatica di una vita di militanza politica, la vita che tanti hanno conosciuto. Il sogno di una società più giusta e diversa e l'impegno quotidiano a confrontarsi con l'asperità di un cammino che non conosce passaggi facili".

Lo scrive il sindaco di Genova, Marco Doria, Su Facebook, ricordando Pietro Ingrao. "Ingrao ha vissuto intensamente il Novecento. I suoi libri e articoli per tanti della mia generazione sono stati stimolo di idee e discussioni appassionate. Una viva curiosità intellettuale lo ha sempre accompagnato.

Da giovane la passione per il cinema, mi raccontò del suo interesse per il cinema realista francese degli anni Trenta, lo aiutò certo ad allontanarsi da quel regime fascista che cercava di addormentare le coscienze dei giovani italiani che sotto la cappa del regime crescevano. In ultimo mi piace ricordare la sua attenzione al funzionamento e alla riforma delle istituzioni, quelle istituzioni democratiche che lui aveva contribuito a creare e che aveva rappresentato come presidente della Camera e alle quali aveva dedicato scritti e studi ancora da leggere e meditare. Il vuoto che la sua scomparsa ci lascia è certamente riempito da quello che ci ha dato e ancora ci accompagna.