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Il capocannoniere della serie A l'anno scorso condannò i nerazzurri
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E' sempre più il simbolo della Sampdoria. Citadin Martins Eder è, infatti, non solo il capocannoniere della serie A ma anche il giocatore che, davvero, può cambiare le sorti di ogni partita, ovviamente, a favore dei blucerchiati.

Un elemento determinante, appetito nelle ultime finestre di mercato, da tanti club importanti ma che è rimasto alla Samp e che, domenica prossima, sfiderà chi ha provato a prenderlo fino all'ultimo: parliamo dell'Inter e di un suo accanito fans, Roberto Mancini, uno che di attaccanti se ne intende e che di uno che segna con continuità ne avrebbe bisogno dato che, in questo avvio di campionato, l'Inter non è certo particolarmente prolifica.

Eder già l'anno scorso ha fatto male ai nerazzurri: era marzo, la Sampdoria stava ancora correndo, prima di finire in affanno nelle settimane successive, e l'italo-brasiliano sbattè una tremenda botta su punizione alle spalle di Handanovic.

Dopo lo stop di Bergamo l'attaccante ha tornare a timbrare e di fare il bis a pochi mesi di distanza, in una sfida, quella tra nerazzurri e blucerchiati, che sarà anche il confronto, inevitabile, tra Mancini e Zenga, ex interisti, ex sampdoriani, ex compagni di squadra. Un leit motiv che accompagnerà la vigilia di una partita tra due squadre uscite scornate nell'ultimo turno e che hanno voglia di riscatto immediato.