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La ricostruzione di quanto avvenuto da aprile a ieri smentisce la versione di Dlerio
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Il raddoppio ferroviario del Ponente è una priorità per molti: dagli operatori economici, ai turisti, ai pendolari. Il raddoppio ferroviario è uno scandalo, da sempre, ma lo è ancora di più dopo il deragliamento dell'Intercity ad Andora e tutti i disagi che ne sono seguiti. E il raddoppio a Ponente è una battaglia, portata avanti dal senatore ligure Maurizio Rossi, già prima del fattaccio di Andora. Ma il raddoppio ferroviario non è una priorità del governo. Lo ha confermato ieri il ministro Delrio in visita al Salone Nautico.

Delrio ha addotto come motivazione il fatto che l'allegato al Def riguardante le infrastrutture è stato consegnato ad aprile con largo anticipo.Tuttavia, mentre Delrio pronunciava queste parole a Genova, il suo vice, Nencini, affermava ben altro in Commissione Ottava al Senato. Secondo il vice ministro, il Governo ha inteso costruire una nuova cornice intorno all'elenco delle opere contenute nell'Allegato infrastrutture, nell'intento appunto di redigere un elenco di infrastrutture realmente prioritarie, sulla base delle indicazioni fornite dalle autonomie territoriali. Quindi, altro che tutto chiuso ad aprile.

Ma non finisce qui. Dal verbale della seduta 141 dello scorso 21 aprile, in cui prese parte sempre il vice ministro nencini, si evince che l'allegato sarebbe stato modificato e ripresentato a settembre. Si legge infatti: “il Documento in esame segnala inoltre che all'aggiornamento sullo stato di avanzamento delle altre opere contenute nel PIS di cui all’Allegato infrastrutture si provvederà, a valle di un approfondito confronto con le Regioni, in sede di definizione della Nota di aggiornamento al DEF 2015, per il mese di settembre 2015”. E ancora: “si evidenzia la necessità di attendere, per una compiuta valutazione, la lista definitiva che sarà stilata all'esito del confronto tra il Governo e le Regioni, chiedendo anche un adeguato coinvolgimento del Parlamento. A tale proposito, si dovranno tenere in particolare considerazione anche le opere, ancorché non incluse nell’allegato 3, la cui progettazione e/o realizzazione sia in avanzato stato di definizione”.

E' tutto scritto nero su bianco e reperibile on line (basta cliccare qui per averne conferma). E, se non bastasse, a ricordare quanto avvenne lo scorso aprile, ci sono le dichiarazioni rilasciate all'epoca dal senatore ligure Maurizio Rossi, che intervenne per per segnalare al vice ministro il caso del raddoppio della tratta ferroviaria Italia-Francia. “In commissione non ha risposto (il vice ministro Nencini, ndr), all'esterno mi sono fermato con lui per sollecitare una risposta almeno verbale, e lui mi ha garantito che il ministro Delrio ha già deciso e autorizzato a dichiarare che andrà a incontrare i presidenti delle regioni, presumibilmente quando saranno eletti, e con ognuno di loro farà un elenco delle opere prioritarie, che sono davvero troppe per ogni regione, per fare una mappatura che debba essere pronta entro settembre”, aveva rivelato ad aprile il senatore Rossi.

Verbali e dichiarazioni alla mano, dunque, le parole del ministro Delrio suonano come una clamorosa presa in giro per i liguri e per tutti coloro – operatori economici, turisti e pendolari – che sono costretti a sopportare lo strazio del binario unico nella tratta Genova-Ventimiglia.