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Dopo il consiglio comunale straordinario a Taggia
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Il Consiglio Comunale di Taggia all'unanimità ha ritirato la concessione per la realizzazione del Lotto 6 a Collette Ozotto. "Questo però non è più sufficiente", dichiara a Primocanale l'architetto Mario Conio, leader del gruppo di opposizione, che spiega: "La nostra è un'iniziativa che parte da lontano".

Il consigliere comunale di taggia racconta la genesi del consiglio comunale straordinario che è andato in scena ieri sera. "Due anni fa, durante una seduta del consiglio comunale, eravamo riusciti a far votare una mozione all'unanimità mirata al ritiro della disponibilità a far costruire il Lotto 6, nell'eventualità in cui fossero emerse delle alternative tecnico-amministrative. Oggi queste alternative, grazie al contributo della Regione, esistono realmente", dichiara Conio, che aggiunge: "Dopo la riunione in provincia che ha ribadito la volontà di conferire i rifiuti nel Lotto 6, abbiamo deciso di andare in consiglio comunale per attuare questa delibera.

Sulla rilevanza della seduta, l'esponente di Insieme non ha dubbi: "Evidentemente è un passaggio importante, perché si esprime un atto importante: la volontà del consiglio comunale di Taggia è chiara a tutti ed è quella di non proseguire la realizzazione del Lotto 6", afferma il consigliere d'opposizione. "Secondo noi, però, non è più sufficiente, - continua - perché, a seguito del voto del 9 settembre da parte dell'assemblea dei sindaci, è emersa una mancanza di volonta e collaborazione da parte degli altri sindaci nei confronti della nostra comunità. La nostra è una comunità ferita dal voto del 9 settembre, perché i sindaci hanno scelto una strada più semplice ma meno virtuosa", aggiunge Conio.

A questo punto, il consigliere spiega le ragioni che hanno portato il suo gruppo ad aggiungere un secondo punto all'ordine del giorno. "Oggi la Regione Liguria, tramite l'assessore Giampedrone, ci dà la possibilità di evitare questo scempio ambientale. Una possibilità che però la provincia sembra non voler cogliere. Per questa ragione, ieri sera, abbiamo chiesto al sindaco di essere maggiormente incisivo e avevamo introdotto un secondo punto all'ordine dell'ordine giorno".

"Alla luce degli scarsissimi numeri sulla raccolta differenziata nella nostra provincia, se i comuni non si fossero impegnati in progetti concreti di raccolta differenziata e non avessero accettato la proposta del'assessore Giampedrone nei prossimi 60 giorni, avremmo ritirato la disponibilità anche alla realizzazione dell'impianto di trattamento unico dei rifiuti in zona Colli", afferma Conio, che conclude: "Ritenevamo che questo fosse l'unico mezzo per esercitare una pressione positiva nei confronti di comuni che purtroppo ad oggi sono fortemente inadempienti". La maggioranza del consiglio comunale ha però bocciato questa proposta, con una netta presa di posizione da parte del sindaco Vincenzo Genduso.