cronaca

Dopo l’incendio all’impianto della Costa Mauro, esplode la polemica
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Dopo l’incendio che ha distrutto materiale nell’impianto della “Costa Mauro”, per la produzione di CDR di Albiano Magra, nel comune di Aulla, al confine tra Toscana e Liguria, riesplode la polemica per la presenza del sito dove viene trattata la spazzatura in un centro abitato come quello di Albiano.

E’ proprio Silvia Magnani, il primo cittadino che ieri sera ha invitato la gente a non uscire di casa e che ha chiuso le scuole a titolo precauzionale, a lanciare l’allarme: “Sono sempre più convinta che una tipologia di impianto come quello non possa insistere in un centro abitato”.

Il sindaco, ha chiesto all’agenzia regionale per l’ambiente della Toscana e alla Asl di Massa Carrara di effettuare sopralluoghi e verificare le conseguenze dell’accaduto.

L’incendio è divampato alle 20.15 di domenica sera, all’interno della struttura dove si effettua il trattamento dei rifiuti. Ci sono volute quasi cinque ore per spegnere le fiamme, con i vigili del fuoco impegnati in un lavoro non semplice sia per la vastità del rogo, sia per l’odore acre sprigionato dal materiale in fiamme.

Voglio avere tutti gli elementi per sapere se ci sono stati danni rispetto alla pubblica incolumità dei cittadini – ha aggiunto il sindaco a Primocanale - Ho scritto alla Provincia di Massa Carrara per chiedere che si riprenda la discussione su quel sito. Sappiamo bene quali sono le criticità. A mio avviso lì deve rimanere solo la parte dedicata alla differenziazione della raccolta rifiuti, non il trattamento”.

“Certo – aggiunge - sono anni che si parla di delocalizzazione dell’impianto. Bisogna vedere se ha ancora senso parlare di questo. L’impianto è inserito nell’Ato dei rifiuti. Dovrà occuparsene la Regione. Io ho chiesto che si apra un tavolo per discutere di questo”.