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Ieri senza esito il lungo vertice tenutosi tra il ministro dell'Interno e Renzi
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Resta alta la tensione nella maggioranza sul tema delle unioni civili dopo il nulla di fatto nel vertice fra Renzi ed Alfano. Il ddl è stato incardinato domani in Aula al Senato. Il Pd insiste nel chiedere che il testo sia portato in aula al Senato subito dopo l'approvazione delle riforme, e darà libertà di coscienza.

Ap dice no, Giovanardi scrive a Grasso: 'Non forzare i tempi'. Fermo sulle sue posizioni Alfano: no all'adottabilita' dei figli perche' 'i bambini hanno diritto a una mamma e a un papa' e con i bambini non si scherza'. Approvata intanto alla Camera la legge sulla cittadinanza tra le proteste della Lega. La norma va al Senato.

In serata l'Aula del Senato ha bocciato due diverse proposte, giunte da Ap e Fi, di rinviare l'incardinamento del ddl unioni civili. L'Aula, allo stesso tempo, boccia anche la proposta del M5S di caldendarizzare il voto finale sul ddl unioni civili entro giovedì. Il calendario - sul quale voto dell'Aula si è reso necessario non essendo stata raggiunta l'unanimità in capigruppo - è stato così confermato.

Matteo Renzi accelera e auspica l'approdo in Aula nelle prossime ore, avverte: "no al furore ideologico" e rivendica libertà di coscienza. Sul provvedimento potrebbero arrivare i voti del Movimento cinque stelle.