cronaca

Contestata evasione fiscale su una casa ai Parioli
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Guai in vista per Massimo Ferrero, presidente della Samp: il tribunale del riesame di Roma gli ha confermato il maxi sequestro di beni per oltre un milione di euro.

L'accusa che gli muove la Procura di Roma è quella di aver fatto sparire documenti relativi a un condominio nel quartiere chic dei Parioli. Abitazione che è stata sequestrata insieme ai conti correnti. In questo caso i magistrati contestano l'evasione fiscale dell'Ires sul reddito della sua società "Blu Cinematografica". Il danno per l'erario ammonterebbe a 1,7 milioni di euro.

Sulla vicenda dei Parioli, la Procura contesta a Ferrero l'occultamento e la distruzione dei documenti contabili. Nel mirino degli inquirenti gli anni fiscali dal 2011 al 2013. All'origine della vicenda ci sarebbero problemi con i condomini per la ristrutturazione del proprio appartamento. La vicenda è, poi, finita in Tribunale davanti al pm Santini che gli contesta anche l’illegittimità del permesso di costruire.

La sentenza è attesa per il 18 novembre

In serata, con una nota pubblicata sul sito ufficiale della Sampdoria, il legale di Ferrero, avvocato Giuseppina Tenga, ha precisato che "non sono state ancora depositate le motivazioni del provvedimento del Tribunale del riesame di Roma". Nella nota l'avvocato Tenga "evidenzia che il sequestro preventivo scaturisce da dichiarazioni fiscali di società acquisite dal gruppo Ferrero nel 2009, per le quali sono state prodotte ed esibite all’autorità giudiziaria le relative istanze di rateizzazione in corso di regolare pagamento."

"Falsa, fuorviante e gravemente lesiva dell’immagine del signor Massimo Ferrero-prosegue la nota- è la notizia della contestazione di “occultamento e distruzione di documenti contabili".