cronaca

Mentre la Città dei Fiori è sconvolta dall'inchiesta sui 'furbetti del cartellino'
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Mentre il Comune di Sanremo è sconvolto dall'inchiesta sui 'furbetti del cartellino', nel resto del mondo il brand della Città dei Fiori resta molto forte. Lo prova la scoperta fatta dall'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V, che ha rintracciato alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia un pasta con la dicitura "San Remo". Prodotto che, tuttavia, sfruttava il richiamo alla cittadina ligure senza avere con essa alcun legame. Secondo quanto emerso, infatti, la pasta era prodotta in Egitto e a Dubai.

L'associazione, nata lo scorso febbraio per contrastare e impedire la commercializzazione e la vendita di prodotti “falsamente” italiani, è riuscita a inibirne la vendita e la commercializzazione in Germania. “Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding”, ha dichiarato Mattia Dalla Costa, uno degli avvocati che ha ottenuto il provvedimento, “perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del 'Made in', ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale".

La vicenda che arriva dalla Germania mostra le potenzialità della Riviera Ligure di Ponente e di Sanremo in particolare. La Città dei Fiori gode ancora oggi di un fascino unico in giro per il mondo ed è per questo che la vicenda dei 'furbetti del cartellino' fa ancora più male. Perché, a prescindere dalla quantificazione del danno erariale, l'immagine di dipendenti che si fanno gli affaracci loro all'interno del Comune lede quella dell'intera città. E questo, per il futuro economico di Sanremo, è davvero inaccettabile.