cronaca

L'avvocato: "E' stato superficiale, si autoregolamentava l'orario"
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"Si autoregolamentava nelle sei ore di lavoro e quindi andava in canoa e tornava al lavoro. C'è stata una superficialità nel suo comportamento e questo lo ha ammesso al giudice. Credeva di poterlo fare, invece applicava un sistema sbagliato, ma certamente era un sistema. Recuperava le ore". Lo ha detto Alessandro Mager, difensore di Alessandro Vellani, il dipendente del Comune di Sanremo sorpreso in canoa durante l'orario di lavoro e arrestato dalla Guardia di finanza. Vellani ha risposto a tutte le domande del gip.

Vellani, 57 anni, istruttore direttivo ai servizi tecnici del Servizio progettazione arredo urbano e spazi pubblici, del Comune, secondo l'accusa per 81 volte si è allontanato alla chetichella per farsi una vogata con gli amici, vantandosi poi sui social network. Per lui il danno erariale calcolato dalla Finanza è di 5.680 euro. Anche lui era stato indicato dall' amministrazione comunale come impiegato solerte ed efficiente, e si era visto riconoscere un premio di 1700 euro: era tra i 59 premiati dall'ente per il 2014, nel periodo dell'inchiesta.

Ascoltata anche Rita Torre, 55 anni, istruttore amministrativo dei servizi sociali: le contestano otto ore fantasma per un danno erariale di 130 euro. "Abbiamo risposto alle domande del gip perché riteniamo che vi siano delle incongruenze nelle contestazioni - ha detto il difensore, Gigi Patrone - lei era fuori perché controllava gli asili nido e lí non c'era la macchinetta per timbrare il cartellino. Lo faceva il giorno dopo". Per entrambi è stata chiesta la remissione in libertà.