
Dello Strologo conferma i numeri della Caporetto: le perdite ammontano a 2 milioni annui e non a 1,2 come si era sperato in un primo momento. I sindacati parlano di esuberi al 60%, lui non smentisce e a fatica nasconde il pessimismo: “Cerchiamo di ripristinare l’equilibrio finanziario salvando più posti possibili. Ma sarà un piano doloroso”. Stamattina all’inaugurazione di “Abcd Orientamenti” la protesta dei lavoratori.
Che la Fiera di Genova non possa vivere di solo Nautico è ormai chiaro a tutti. La crisi, rammenta Dello Strologo, si spiega in modo piuttosto lineare: le uscite superano i ricavi, il problema è strutturale. Urge una ripresa decisa per far quadrare i conti: “Non sarà più la Fiera di quindici anni fa – ammette il presidente – ma lavoriamo per creare un soggetto nuovo che rappresenti gli interessi di tutta la città”. Il Nautico 2015 è a rischio? “No. E se lo fosse, non sarebbe per colpa della Fiera. Anzi, bisogna lavorarci per recuperare redditi”.
Il presidente ligure Giovanni Toti, dopo l’incontro coi lavoratori nel primo pomeriggio, parla addirittura di rilanciare l’occupazione sopra i livelli attuali, ma al momento l’orizzonte è fatto solo di lacrime e sangue. “Ci siamo tagliati lo stipendio, abbiamo regalato ore di lavoro, ci siamo sacrificati per il futuro della Fiera – dicono i dipendenti – Ma dai vertici non è mai arrivato nessun progetto serio”.
Chiara anche la posizione di Bnl: “Chiedono garanzie che la Fiera in questo momento non può offrire”. La preoccupazione diventa alta perché non si vedono vie d’uscita all’orizzonte. “Stiamo lavorando, più di questo non possiamo fare”, dicono in coro Dello Strologo e Toti. “La Regione ci mette tutta la serietà possibile – ha detto il governatore della Regione – speriamo che lo facciano tutti gli altri enti”.
IL COMMENTO
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