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Assessore Cavo: "I fatti hanno dimostrato l'attualità della situazione"
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"Quello che è successo a Torino, assieme a quanto era accaduto questa estate in Liguria, ci dimostra l'attualità e la necessità di far capire a tutti, ragazzi famiglie e insegnanti, cosa significa usare i social network.”

Lo ha detto l'assessore regionale ligure alla Comunicazione, alla Formazione e alle Politiche giovanili e Culturali Ilaria Cavo riferendosi alla vicenda dei 22 studenti torinesi sospesi per aver ripreso e deriso su Whatsapp i propri insegnanti, a margine della presentazione del progetto 'Sun Smart Use Of Network', con un investimento di 100mila euro da parte della Regione Liguria, per sensibilizzare i più giovani a un uso consapevole dei social network.

“Dobbiamo far capire quali sono le opportunità ma anche le responsabilità in cui si incorre con un uso non corretto di questi strumenti. Questo vuol dire che abbiamo visto giusto e che su questi temi è fondamentale l'approfondimento".

Un progetto che è stato presentato nell'ambito del Salone Orientamenti, alla presenza del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Rosaria Pagano e di Giorgio Bacilieri, dirigente della Polizia delle Comunicazioni della Liguria.
"Uno dei primi provvedimenti assunti come assessorato - ha spiegato l'assessore Cavo - è stato proprio la decisione di stanziare fondi regionali per nuovi corsi nelle scuole della Liguria. Una serie di incontri che stanno per partire sull'uso responsabile dei social e che sono stati programmati, anche a seguito di un grave episodio di cronaca. In questo caso i fatti erano avvenuti nel levante ligure e hanno avuto come protagonisti una ragazza sedicenne filmata a sua insaputa, mentre era appartata con un suo coetaneo."

La punta di un iceberg, quello del "cyberbullismo" che, come ha spiegato Giorgio Bacilieri, ha visto in Liguria, tra il 1 gennaio 2015 e il 30 settembre di quest'anno 21 denunce che hanno interessato 12 minori. Pesanti anche i dati per il fenomeno dell'adescamento online. I dati raccolti dal 1 gennaio 2014 al 30 settembre 2015, vedono, tra le vittime anche 2 bambini di 9 anni, 7 vittime tra i 10 e i 13 anni e 9 tra i 14 e i 17 anni.

Per prevenire gli abusi, oltre ad una corretta educazione e sensibilizzazione, gli esperti hanno stilato alcuni consigli dedicati ai più giovani:
- tenere i propri dispostivi ben protetto;
- custodire bene le informazioni personali;
- utilizzare password sicure tenendole riservate;
- diffidare dei falsi e dei messaggi allarmistici diffusi sulla rete;
- controllare bene le impostazioni del proprio profilo;
- fare attenzione a ciò che si pubblica e agli incontri con le persone conosciute in rete;
- non diffondere mai, nelle chat, nome, cognome, indirizzo di casa o cellulare.
- se proprio si decide di incontrare una persona scegliere un luogo affollato e portare con sè, almeno due amici;
- non scaricare programmi di cui non si conosce la provenienza e seguire sempre e rispettare la "netiquette", le regole.