
Una settimana sul filo di lana, anche per la società, che si è buttata, è vero, sul miglior profilo a disposizione sul mercato, Montella appunto, ma che aveva dato il via alle danze con una scelta molto "di pancia", quella dell'esonero di Walter Zenga, reo di non aver dato un gioco accettabile alla squadra ma che, tutto sommato, l'aveva collocata a metà classifica. A Zenga, però, i tifosi non hanno perdonato quasi nulla, dal fatto che molti punti erano stati ottenuti contro squadre di bassa classifica, alle disastrose trasferte fino alla sensazione che la ferita del ko contro la Vojvodina fosse ancora li,mai rimarginata. Insomma, palla colta al balzo, dopo averci pensato già ad agosto, e ciao ciao Uomo Ragno.
Montella, dunque. Scelta importante perché il tecnico campano è tra i migliori su piazza e poteva ambire anche a club in grado di puntare ad obiettivi più elevati di quelli che dovrebbe potergli garantire la Samp. A volte conta anche il cuore, ma la sensazione è che uno come lui non si muova senza certezze, tecniche ed economiche. E qui si inseriscono le riflessioni e i pensieri dei tifosi sul futuro della Sampdoria intesa anche come società. Come molti hanno scritto sul blog di Primocanale, Samplace, l'esborso economico per arrivare a Montella è di quelli importanti ma soprattutto è importante l'impegno con il tecnico: ce lo vedete, è il refrain, l'allenatore che arriva qui e poi a gennaio, per coprire le falle di bilancio, si vede privato di giocatori come Eder e Soriano? E se non sarà così chi ci metterà i soldi?
Le parole di Marco Bellinazzo, autorevole giornalista del Sole 24 Ore a Primocanale, hanno rilanciato i rumors su Volpi o meglio sulle "tirate" di giacca" a Volpi. Ad esempio, da parte dei Garrone, e comunque da parte di chi auspica un futuro più solido per la società di Corte Lambruschini. Da Spezia il Presidente Grazzini si è affrettato a smentire ogni possibile disimpegno di Volpi, vuoi per placare una piazza che, attualmente, ha anche problemi..pratici di classifica e risultati, e vuoi perché il patron aquilotto è un decisionista che non ama essere messo sotto pressione.
La sensazione è, comunque, che il cambio di allenatore sia stato il primo atto di mesi che potranno essere cruciali per i destini futuri della Sampdoria. In campo e non solo.
IL COMMENTO
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